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I casinò che hanno sponsorizzato la Lazio e il futuro delle sponsorizzazioni in Italia

Introdotti negli Anni ’80 come risposta allo scandalo calcioscommesse che coinvolse il calcio italiano, per garantire introiti economici alle società di calcio, gli sponsor di maglia in molti casi sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo, legandosi indissolubilmente alle divise delle squadre. Non fa eccezione la Lazio, club che nel corso della sua storia ha avuto numerose sponsorizzazioni di maglia diventate iconiche, come vedremo in questo riepilogo dagli Anni ’80 a oggi.
L’era Lotito, MarathonBet e il decreto dignità
Dal 2004 anno in cui Claudio Lotito, attuale presidente, prese le redini del club, la Lazio ha avuto diversi sponsor. Inizialmente ci fu Parmacotto, che era già sulle maglie dalla stagione precedente (con Indesit per Coppa Italia e Champions,). Poi, per due stagioni dal 2005 al 2007, sulle divise biancocelesti vi fu la compagnia assicurativa INA Assitalia, che è stato l’ultimo sponsor di maglia ricorrente della Lazio. Da allora, infatti, ci sono stati solo sponsor sporadici (Edileuropa nelle stagioni 2007-08 e 2009-10, Groupama nel derby dell’11 aprile 2009, So.Spe per alcune gare del campionato 2007-08, Pes 2009 per una partita del 2008-2009, Paideia in più occasioni dal 2009-10 fino al 2023-24, Regione Lazio nella Supercoppa Italiana 2009, Sèleco per alcuni match del 2016-17 e nel 2017-18, e VisitLazio.com nella Supercoppa Italiana 2019).
Per la stagione 2018-2019 Marathon Bet, società di giochi e scommesse, è stata sponsor della Lazio, tuttavia, l’introduzione del decreto dignità ha decretato la fine di questa sinergia. Questo provvedimento che vieta le sponsorizzazioni del mondo del betting potrebbe presto essere superato e quindi permettere il ritorno di questo tipo di partnership. I motivi principali per tale decisione sono due: la necessità del sistema calcio di incamerare denaro e l’importanza di rendere riconoscibili i siti di gioco autorizzati in Italia. A tal proposito, Online-casinos.com Italia ha ottimi consigli sui migliori casinò online per i giocatori italiani, fornendo informazioni e recensioni dettagliate su operatori regolamentati e sicuri. In molti auspicano possano esserci un superamento di questa fase di stallo, poiché nuovi introiti derivanti dalle sponsorizzazioni sul gioco consentirebbero ai club italiani come la Lazio di aumentare la propria competitività, non solo tra i confini italiani ma anche a livello internazionale.
Continua la caccia a un nuovo sponsor
Da quel momento in poi la Lazio non ha avuto più dei lunghi rapporti duraturi con gli sponsor i di maglia. Per scelta di Claudio Lotito, che ritiene il brand Lazio di grande valore, si è preferito “affittare” lo spazio sulle divise a diversi marchi, di volta in volta, ma ci sono state anche intere stagioni in cui la Lazio è scesa in campo senza sponsor. Nelle stagioni 2021-22 e 2022-23 il club capitolino si è legato a Binance, società fondata in Cina che opera come piattaforma di scambio di criptovalute, ma l’accordo non è poi stato rinnovato nonostante un’opzione fino al 2024, per problemi legati all’operatività di Binance in Italia e da allora la Lazio non ha avuto altri sponsor.
Ad oggi la speranza dei tifosi biancocelesti è che la Lazio non solo trovi uno sponsor di maglia per incamerare nuovi introiti, ma che al club possa accostarsi anche un altro sponsor come Emirates che possa aiutare a finanziare anche l’operazione stadio Flaminio. Un’eventualità che potrebbe rappresentare un passo decisivo per il futuro del club, soprattutto considerando l’importanza di un impianto di proprietà nell’attuale contesto del calcio europeo. Un nuovo stadio garantirebbe alla Lazio maggiori ricavi da biglietteria, hospitality e sponsorizzazioni, riducendo al contempo la dipendenza dalle strutture pubbliche.
Gli sponsor più iconici dagli anni ‘80 fino ai primi anni 2000
Il primo sponsor della Lazio nella stagione 1981-82 fu Tonini, azienda torinese produttrice di grissini. I due campionati successivi, invece, videro campeggiare sulle divise laziali lo sponsor Sèleco, marchio di elettronica di consumo con cui fu conquistata la promozione nella massima serie. Dal 1984 al 1986, lo sponsor fu Castor, un altro marchio di elettrodomestici, mentre dal 1986 al 1991 lo sponsor fu Cassa Risparmio Roma, istituto di credito che cambiò denominazione prima in Banco Santo Spirito (sponsor biancoceleste nella stagione 1991-92) e in poi Banca di Roma (sponsor laziale dal 1992 al 1996).
Dal 1996 al 2000, anno in cui si aggiudicò il secondo Scudetto della sua storia, la Lazio è stata sponsorizzata da Cirio, azienda italiana di conserve alimentari. Con questo marchio sulle maglie i biancocelesti trionfarono anche in Coppa Italia e arrivarono in finale di Coppa Uefa nel 1997-98. Era la Lazio dei grandi campioni di Sergio Cragnotti che aveva rilevato il club nel 1992 e ne fu presidente fino ai primi Anni 2000, quando sopraggiunsero problemi finanziari. Quella Lazio, nel 1998-99 vinse anche la Coppa delle Coppe e la Supercoppa Europea: lo sponsor sulle sue divise nelle competizioni in questione e anche nella Champions League della stagione 1999-2000, fu Del Monte, azienda gestita proprio da Cragnotti. Dal 2000 al 2003 lo sponsor fu Siemens Mobile, multinazionale tedesca del gruppo Siemens AG, con cui la Lazio vinse la Supercoppa Italiana 2000-2001.
