Lotito scatenato: “I tifosi contesteranno sempre con degli epiteti! Petkovic? L’esonero lo volevano gli organi d’informazione…”

Claudio Lotito è intervenuto ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria contro il Livorno: “Guardo la parte alta della classifica. Questa squadra non è da vertice, ma l’Europa è alla nostra portata. Da oggi spero che si possa ripartire con sacrificio e spirito di squadra. Alla squadra mancava un po’ di serenità, oggi ha dominato nel primo tempo e alla fine ha meritato il risultato finale. Klose è mancato, è un grande campione, ma in altre occasioni meritavamo sempre di più. E’ importante dare fiducia alle persone, vogliamo ripartire. Petkovic? I media hanno creato questa barriera, dicendo che il presidente voleva cambiare l’allenatore: sono abituato a capire le situazioni, sono stato 3 giorni a Formello parlando con ogni singolo giocatore per capire cosa stesse accadendo. Serviva solo un risultato positivo, ora vedremo. Ora non c’è bisogno di intervenire in modo drastico. Ho visto una squadra in salute, c’era solo un momento critico che speriamo sia spazzato via. Ci sono stati infortuni, forse la squadra avrà bisogno di una registrazione spirituale. Lo spirito di gruppo comunque ha ripagato”.  

Un Lotito scatenato è intervenuto anche ai microfoni di SkySport: “I tifosi costantemente contesteranno sempre con degli epiteti, perché evidentemente si guardano allo specchio, questo è il problema. Le persone sono abituate a non ragionare o a farlo in modo avventato. Io invece ho riflettuto e credo che questa sia una squadra che ha potenzialità e lo dimostra quando esprime le qualità. C’è stato un momento di smarrimento per mancanza di serenità, perché quando una squadra non riesce ad esprimere determinati risultati è penalizzata dal punto di vista psicologico. Hanno iniziato alcuni organi di informazione, soprattutto quelli romani, a creare una tensione sull’allenatore, volendo spingere la società ad esonerarlo. Petkovic? Non ha detto in conferenza che questa sarebbe stata la sua ultima partita. Io non ho messo sotto esame il mister, anzi mi sono speso nello spogliatoio parlando singolarmente con tutti i giocatori, per capire il blocco psicologico. Cambiando l’allenatore non si risolve tutto, bisogna capire quali sono le situazioni che hanno determinato questo momento. La prestazione di oggi ha detto che la squadra ha potenzialità e carattere per ripartire, tutte le altre constatazione le hanno fatte solo i giornalisti”.