Bollini: "Primavera esperienza straordinaria. Reja un punto di riferimento" - Lazio News 24
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2014

Bollini: “Primavera esperienza straordinaria. Reja un punto di riferimento”

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L’ex tecnico della Primavera, attuale secondo di Edy Reja, Alberto Bollini è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7 per una breve intervista. Ecco le sue risposte:

Primavera, qualche parola su questo gruppo…
“Ringrazio ancora lo staff perché ha lavorato con tanta passione. La passione è tutto, ed è ciò che bisogna trasmettere ai ragazzi. E’ una realtà che ancora vivo da vicino. Se abbiniamo le crescite individuali ai risultati non possiamo che essere soddisfatti”.

Una primavera dai numeri impressionanti…
“Voi sapete che si è trattato della mia seconda esperienza. Se avessi pensato di fare due finali scudetto consecutive dopo il mio ritorno non ci avrei creduto. I numeri non sono la cosa più importante, ma rendono bene l’idea. Essere primi nel ranking dà a tutti una grande soddisfazione. Anche il presidente e il direttore sportivo seguono con molta attenzione i ragazzi. Di solito le statistiche dicono che dopo uno scudetto ci si rilassa, invece la Lazio continua ad essere la migliore”.

Cosa si aspetta dal futuro di questi giovani?
“Dobbiamo essere consapevoli della nostra forza. Vorrei trasmettere ai ragazzi e ad Inzaghi la responsabilità di arrivare fino in fondo. Se non c’è il coraggio di far giocare i giovani non si va avanti. Cataldi sta facendo benissimo a Crotone, non a caso è arrivata anche la convocazione in under 21. Bisogna avere tanta sensibilità, crescere dal punto di vista tattico e tecnico ma soprattutto da quello di personalità”.

Come va la sua nuova vita in prima squadra?
“La telefonata di mister Reja mi ha fatto molto piacere. Ho ricevuto un attestato di stima umana e professionale. L’idea di lasciare la Primavera mi ha fatto titubare. Poi ho pensato che avrei comunque potuto continuare a seguirli e che i ragazzi sarebbero rimasti insieme ai miei collaboratori. In prima squadra si lavora tanto e cerco di portare il mio entusiasmo. Ho trovato un clima assolutamente sereno”.

Le fa strano non essere più l’allenatore della Primavera?
“Non mi fa tanto effetto essere passato in prima squadra. Sono così preso che non ho tempo per guardarmi indietro. Sono contento e gratificato da questa promozione che la società mi ha dato”.

Cosa state cercando di cambiare nella Lazio?
“Guardando all’inizio della stagione direi che ci sono state molte modifiche. Stiamo cercando di fare valutazioni sulla condizione atletica. Ci consultiamo parecchio e ci dividiamo i ruoli in modo tale da fare un lavoro più approfondito e tornare il prima possibile al livello che la Lazio merita”.

Che rapporto ha con i ragazzi che aveva in Primavera e oggi sono in prima squadra?
“Con loro ho maggiore confidenza, ma è così con tutti i giovani. Poi, il confine tra Primavera e prima squadra è così sottile che non si nota nemmeno la differenza”.

Come vede il mix sulla panchina?
“Penso che sia stato Reja stesso il primo a volere questo mix. Mi ha detto che voleva uno fresco con tante idee, molto operativo sul campo. In questo momento la Lazio ha bisogno di rapporti umani forti e io vedo nel mister un punto di riferimento importante”.

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