2014
Lettere dal 1900: Primavera fiorita. Tutto sui nuovi giovani in prima squadra
Tassello dopo tassello, intravediamo la Lazio dei giovani. In queste ore si sta definendo l’acquisto di Mario Pasalic, croato classe 1995 di cui poco si sa. Ve lo racconto: parliamo di un trequartista, il classico numero 8 di qualità e movimento. Mingherlino, ma alto (186 cm), dunque attenzione al potenziamento muscolare. Lo ha coltivato Igor Tudor, con cui non ha patito il salto dalle giovanili alla prima lega croata, anzi: ha già segnato sei gol di pregio (di testa, di destro, di sinistro, quasi tutti inserendosi su azione o su calcio d’angolo). Le premesse ci sono tutte per leccarsi i baffi. Ma chi scardinerà? Per caratteristiche sembra l’erede di Hernanes, con tutte le attenuanti del caso. Anche perché l’Hernanes degli ultimi tempi sarebbe sostituibile in due, forse tre squadre al mondo.
Sale Pasalic, scende dunque Felipe Anderson. La telenovela del 2013 può giocare al centro (dove arriverà proprio Pasalic) o sulle fasce (tre parole: Keita Balde Diao). Forse sarebbe già andato in prestito se non fosse costato un’enormità. La Lazio continua a crederci, ma per meritare questa piazza è giusto che la concorrenza per lui cresca. Dovrà tirare fuori i coglioni. Parliamo di Primavera. Le promozioni vedono oggi in pianta stabile in prima squadra sia Onazi che Keita. Senza considerare Cavanda, rientrato dopo essersi fatto le ossa in Serie B. E i prossimi? Diamo uno sguardo a cosa potrebbe accadere.
Josip Elez – E’ considerato il gioiellino in prospettiva del mercato estivo 2013. Centrale croato, classe 1994, sta facendo parlare di sé e per la freddezza come rigorista e per l’amore per il ‘cucchiaio’. Ha il fisico per la Serie A, ma in Primavera ha bisogno di completare la stagione. In un ruolo come il suo l’esperienza conta tanto, troppo. Ne riparleremo tra sei mesi.
Luca Crescenzi – Classe 1992, era capitano della Primavera. Ha fatto un’esperienza importante nel Siena, da pochi giorni si è spostato a Pisa. Centrale difensivo di cui da sempre si dice un gran bene, ma ha il contratto in scadenza nel 2015 ed essere sceso di categoria non è un buon segnale circa le intenzioni della società.
Danilo Cataldi – Diciamoci la verità: chi non vorrebbe vederlo in prima squadra? A Gubbio, l’anno scorso, in tanti si erano mobilitati per vedere Keita e Tounkara, per poi tornare a casa con le prodezze di Cataldi negli occhi. Trascinatore dello Scudetto, ha digerito il salto in Serie B e nel Crotone dei giovani più talentuosi d’Italia è il fiore all’occhiello. Romano, centrocampista, classe 1994: vogliamo vederlo con Ledesma, Biglia e compagni. E la Lazio lo sa.
Luca Crecco – Il recupero-lampo di Konko gli ha impedito di scendere in campo in Lazio-Juventus. Ma quando sei nato nel 1995, hai fatto la trafila nelle Nazionali giovanili, e il tuo agente è Silvio Pagliari (alcuni dei suoi talenti: Gabbiadini, Donati e Fausto Rossi), diventa facile parlare di un predestinato. Tuttavia il salto nel calcio dei grandi è un’incognita più determinante del talento. Giudizio sospeso.
Mamadou Tounkara – Lui e Keita vengono citati quasi sempre in coppia. Ci ha messo poco per diventare un punto fermo della Primavera, e solo l’infortunio di pochi giorni fa lo ha rallentato. Centravanti di spaventosa forza atletica, classe 1996, ha solo bisogno di crescere. Lasciamolo guarire e riparliamone nel tardo 2014.
Cristiano Lombardi – Si parla poco dell’attaccante viterbese classe 1995, ma in Primavera sta macinando gioco e prestazioni. Il nome non è esotico, ma gli addetti ai lavori ne parlano un gran bene. Segnatevelo.
Antonio Rozzi – E’ volato a Madrid per imparare dal più forte di tutti, ma è capitato in una delle peggiori stagioni del Castilla. Ha un contratto importante con la Lazio, eppure i recenti sviluppi rischiano di vederlo tagliato fuori al rientro a Roma, nonostante la Curva non veda l’ora di riabbracciarlo. Certo, quando nell’arco di un anno impari i movimenti da Miroslav Klose e Cristiano Ronaldo… non meriti un’occasione?
Matteo Torre