Ha la febbre, anzi no, è infortunato: per Marchetti la panchina continua, l'addio sembra certo e il Mondiale... - Lazio News 24
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2014

Ha la febbre, anzi no, è infortunato: per Marchetti la panchina continua, l’addio sembra certo e il Mondiale…

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Si presentò così: “Al momento Marchetti è la prima scelta, ma non voglio limitarmi a sedere in panchina. Ci sono molte partite in una stagione e il club ha assicurato che giocherò sia in Europa League che in Coppa Italia: è stato importante sentirmelo dire, ho bisogno di giocare partite se voglio continuare a progredire. Inoltre non so cosa accadrà con Marchetti in futuro, potrebbe partire se al club pervenisse un’offerta”. Non si tratta di un mago o un veggente, chi parla è Etrit Berisha, al momento del suo arrivo alla Lazio nel settembre dello scorso anno. Arrivarono critiche pesanti, tutto l’ambiente biancoceleste storse il naso. Eppure lo ‘spilungone albanese’ (ormai soprannominato così in Curva Nord) aveva ragione. A distanza di qualche mese la prima scelta è diventata proprio lui e Marchetti, beh, è più vicino ad un addio che ad altro. E se non adesso, a giugno (quasi) certamente.

GERARCHIE INVERTITE – La stagione inizia ovviamente con l’azzurro titolare. Qualcosa sembra però essersi rotto: la difesa di Petkovic fa acqua da tutte le parti e Marchetti non appare la solita certezza vista appena qualche mese prima. La Lazio galleggia in una scialba posizione di metà classifica ma a Natale avviene il cambio in panchina: torna Edy Reja. Proprio il tecnico che ha voluto il portiere di Bassano del Grappa a Roma, quello che lo ha rilanciato dopo il fattaccio di Cagliari. Arriva l’Inter per la prima gara del 2014: Marchetti viene ‘spacciato’ per titolare alla vigilia, salvo poi saltare il match, si dice, per un problema alla coscia. Ecco la trasferta di Udine e il copione non cambia: Marchetti si allena in settimana ma non fa parte del match per un attacco influenzale subito nella nottata di sabato. Poi c’è la Juve (diagnosticato un problema agli adduttori), il Chievo e il derby con la Roma. Gioca sempre Berisha. La scelta sembra ormai a tutti gli effetti tecnica. E due sono le opzioni: Marchetti non è davvero in buone condizioni oppure ci sono questioni legate al mercato e, di conseguenza, è in atto una chiara scelta della società di far giocare l’albanese in vista del ruolo definitivamente da titolare già pronto per la prossima stagione.

BRASILE PIU’ LONTANO – Il futuro sembra già scritto: Marchetti a giugno lascerà la Lazio. Non lo farà subito: le sirene dalla Cina del Guangzhou di Marcello Lippi sono forti e reali, ma l’ex Cagliari almeno fino alla fine della stagione non si dovrebbe muovere. Prima o dopo il Mondiale l’asta sarà aperta: diversi club, in Italia e in Premier, hanno messo gli occhi sul portiere di Bassano del Grappa. A proposito di Nazionale, il treno rischia di passare per la seconda volta: in estate si giocano i Mondiali e Prandelli è alla ricerca di un portiere da affiancare al duo Buffon-Sirigu: l’estremo difensore biancoceleste fino a Natale sembrava certo del posto ma l’avvento di Berisha tra i pali ha cambiato le carte in tavola. Se Marchetti non tornerà in campo in tempi brevi, difficilmente vedrà il Brasile quest’estate. Il caso non è stato gestito nel migliore dei modi dalla società: trovarsi, a stagione in corso, con uno dei portieri migliori d’europa in panchina per alcune scelte (che piacciano o no) del tutto sconosciute, non è il massimo. Sarebbe stata l’ideale, probabilmente, una cessione nel mercato di gennaio. Sempre che non ci siano problemi reali. Servirebbe maggiore chiarezza, qualcuno che dica come stanno le cose. Perchè Marchetti è un patrimonio della Lazio, uno dei migliori in tutta Europa. E sta in panchina non si sa perchè.

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