2014
‘Non son solo rose’: a Catania il primo capitombolo del Reja-Bis. Mister, mai più così…
Una spenta, abulica, addormentata Lazio cade a Catania, dopo due successi esterni consecutivi e 6 risultati utili. È il primo capitombolo del Reja-Bis, una caduta che non ci può stare. Non ci può stare per come è arrivata, non ci può stare per alcuni incredibili errori commessi, non ci può stare perché in campo non si è messo il 100%, la carica, la voglia e la grinta che invece aveva il Catania. Inconcepibile prendere un gol dopo 40 secondi, ancor di più se si riguarda l’azione. Biglia molle a centrocampo, Konko permette il cross a Castro senza alcun tipo di opposizione, Radu stringe (inutilmente) al centro su Barrientos lasciando solo Izco che può insaccare indisturbato. A fine primo tempo, con un azione più casuale che altro, la Lazio pesca il pari con il ritorno al gol del capitano Stefano Mauri. Cambia tutto? Macché. Passano due minuti dall’inizio della ripresa e Spolli, di testa, mette dentro. Approccio ancora una volta pessimo, si ha quasi le percezione di essere spocchiosi, un atteggiamento fastidioso che non porta a nulla. Anzi. Il Catania troverà poi il 3-1, azione in cui Peruzzi sembra il miglior Dani Alves. La Lazio non c’è. Ma soprattutto, Reja i cambi quando li fa? Già all’inizio del secondo, il tecnico goriziano sceglie la carta Gonzalez togliendo Lucas Biglia. Attenzione, nessun problema per l’argentino, che sì ha ricevuto una botta nella prima frazione, ma che è stato sostituito per “una scelta tattica, volevo qualcuno che avesse un passo diverso”, ha confermato Reja in conferenza. I risultati sono stati pessimi: Gonzalez già da tempo sembra lontano dalla condizione migliore, e la Lazio ha perso qualità e palleggio a centrocampo. Dal 3-1 del Catania al doppio cambio Perea-Keita passano 14 minuti: perché aspettare tutto questo tempo? Probabilmente la partita non sarebbe stata recuperata comunque, ma è chiaro che ordinare i cambi a neanche 20 minuti dal termine si può considerare “inutile”. Pazzesco non aver tolto Klose, un fantasma. Incredibile aver cambiato Biava e non Radu, di gran lunga il peggiore in campo ed artefice del primo e del terzo gol del Catania. E poi, se ci permette Zio Edy, giocare con una punta non è obbligatorio. Si guardi incontro, dia un’occhiata, non troverà neanche una squadra che gioca con un solo attaccante. Mettere in panchina Keita, per un Lulic così, è davvero inconcepibile. Occhio mister, mai più una giornata così.