2014
Lotito non molla: “Prendo atto di certi comportamenti. La mia era è ancora lunga, lascerò la società a mio figlio”
Al termine di Lazio Sassuolo Claudio Lotito è un fiume in piena ai microfoni di Sky Sport: “Non sono amareggiato, prendo atto di certi comportamenti che non hanno nulla a che fare col comportamento sportivo. C’è una regia che ha altri interessi e che vuole che io venda la Lazio. Già nel 2005 quando rilevai la Lazio, ci fu quell’operazione tentata da alcuni gruppi capeggiati da Chinaglia che produsse degli arresti. Vorrei ricordare ai tifosi che conta fare delle critiche costruttive, io lo faccio con totale spirito di servizi. Nel luglio 2004 il fatturato di questa squadra era di 84 milioni, ne perdeva 86 e ne aveva 550 di debiti, pari a 1070 miliardi delle vecchie lire. Io ho investito 150 miliardi delle vecchie lire. Oggi detengo la maggioranza delle azioni, la società è oggi inscalabile. La società ha avuto una grande crescita dal punto di vista bilancistico e sportivo. Oggi pago solo i costi ordinari, io ho fatto una serie di cose. Ho dotato la squadra di tv e radio, c’è una rivista, ho comprato tutto il patrimonio. Ho preso la sede di piazza Fiume. Ho ristrutturato Formello, verranno fatti 5 campi. Abbiamo il miglior ranking del calcio giovanile, l’anno prossimo lanceremo altri 4 ragazzi in prima squadra. Prima mi contestavano di non curare il settore giovanile ora non possono più farlo. Abbiamo vinto due coppe Italia e preso quella del 26 che rimarrà per tutta la vita, abbiamo vinto una Supercoppa. Rientriamo nel fair play finanziario, lo rispettiamo. Si può sempre migliorare, ho la volontà di migliorare, ma non posso far saltare la società. Questa gente vuole costringermi a vendere. La società non è in vendita, non ho intenzione di venderla, la darò a mio figlio. Ci sono persone che rischiano di incorrere in situazioni antipatiche come è successo nel 2005. Io non ho nessuna preoccupazione, sono sereno e non voglio vendere la società. Apprezzo i tifosi che danno suggerimenti, ho raccolto molte loro iniziative. Quando si diffondono notizie false come la mia volontà di cedere Hernanes, lo si fa per strumentalizzare una massa di persone che vengono istigate dai mezzi di informazione che tutto fanno tranne che informazione. Oggi ho ringraziato la squadra perchè in un clima del genere hanno riequilibrato il risultato due volte, ringrazio le istituzioni, il presidente Beretta. Le istituzioni preposte si rendono conto si renderanno conto al momento opportuno”.
Il patron biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Mediaset Premium: “Sono contento quando ci sono delle critiche costruttive, ma questi atteggiamenti non hanno niente a che vedere con il calcio. Poi sono stati venduti solo 16mila biglietti, quindi molti tifosi hanno preferito disertare lo stadio. Voglio ricordare che quando io ho preso questa società non aveva un giorno di vita, da quando ci sono io questa squadra ha vinto tre coppe ed è sempre presente in Europa League, è una delle poche società che rispetta il fair play finanziario. Abbiamo acquistato la vecchia sede, abbiamo ristrutturato Formello, la Primavera è al primo posto del ranking. Cosa mi accusano? Ho sempre fatto il presidente-tifoso, voglio che questa squadra non faccia la fine della formica: oggi esiste e domani sparisce. Guardate il PSG oggi è sotto indagine da una commissione. Le regole sono totalmente cambiate, accetto le critiche e anche io non sono infallibile, faccio degli errori ma sempre in buona fede. Non mi stanco e non vado via, il mio motto è “non mollare mai” e quindi è come il motto della Lazio. Nel 2005 ho vissuto la stessa situazione, quando ci fu la scalata di Chinaglia, io ci ho messo 150 miliardi delle vecchie lire e la società era piana di debiti, invece oggi il bilancio della società è sempre positivo e mi manca solo la realizzazione dello stadio. Oggi il presidente Berretta mi ha chiamato e ha detto che voleva starmi vicino. Bisogna capire se le persone stanno dalla parte della legge, è ora di finirla di strumentalizzare queste persone. La gente deve avere coraggio di condannare questi episodi. Ci sono state squadre prese dal fallimento e non hanno vinto nulla. Io per anni ho pagato tre squadre e non so neanche come ho fatto. Ringrazio i miei colleghi per l’affetto che mi hanno dimostrato”.