Paglia: “Giusto lasciare lo stadio vuoto. Bisogna puntare su Keita!”

Parola a Guido Paglia, responsabile per le comunicazione dell’era Cragnotti. Spazia a tutto campo, dalla contestazione, al modus agendi di Lotito, passando per il mercato Lazio. 
“Rispetto alla protervia dei primi tempi, Lotito ora sta tradendo una certa preoccupazione – sostiene Paglia su Radiosei -. Sperava di potersi attaccare a qualsiasi cosa per dimostrare l’inciviltà della tifoseria. Ma i tifosi hanno dimostrato di essere pacifici e di protestare in maniera assolutamente normale. Ora lui non sa più che cosa fare. Adesso ci saranno dei cali degli introiti al botteghino, quindi sarà toccato anche nel portafogli. Tanto non capisce nient’altro che i danni economici“.
La contestazione influisce sulla squadra, sostiene Reja. Di tutt’altro avviso  Paglia: “Come si sentono questi ragazzi perché c’è la contestazione? Intanto, alcuni di questi ragazzi si sentono come si devono sentire: sono dei giocatori mediocri. E’ inutile che si continui a fare appello a qualsiasi cosa pur di trovare una giustificazione. Le giustificazioni sono finite. I risultati parlano chiaro, siamo fuori dall’Europa. La squadra è inadeguata e ha commesso tanti errori, punto e basta.”
Paglia condivide la decisione della Nord di lasciare lo stadio vuoto per continuare la contestazione: Io non avrei neanche riempito lo stadio a Lazio-Sassuolo, ma poi mi sono ricreduto, perché non pensavo si potesse fare una contestazione così massiccia. Hanno avuto ragione i tifosi, hanno fatto un’operazione di grande immagine. Ora però basta, lo stadio va lasciato vuoto. Poi è chiaro, ognuno è libero di andare allo stadio, ci mancherebbe altro. Ma l’unico modo per cercare di far capire a quest’uomo i danni che ha fatto credo sia quello di lasciarlo solo allo stadio, con il botteghino vuoto. E’ doloroso, ma non c’è alternativa“.”
Infine sul mercato e sul futuro: “Keita è una scoperta molto importante, dobbiamo puntarci. In questo momento non è in scadenza di contratto, quindi non è ammaliabile in questo momento. Di giovani poi ce ne sono tanti, in Primavera ci sono giocatori già pronti per fare il salto. Tounkara forse è anche più forte di Keita. Non mi pare che Reja sia l’uomo con cui si possa aprire un ciclo di rinnovamento della squadra“.