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Signori: «Non smetterò mai di ringraziare i laziali»
L’intervista a Beppe Signori, ex idolo dei tifosi della Lazio, che oggi festeggia il suo 49° compleanno
Nel giorno del suo quarantanovesimo compleanno, uno degli idoli biancazzurri dell’epoca moderna, Beppe Signori, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione Laziali On Air, per ricevere gli auguri di tutti i tifosi e parlare un po’ di Lazio e dei ricordi legati a quegli anni indimenticabili: «L’età va avanti ma non ho mai smesso di sentire vicini i tifosi laziali, che mi hanno sempre osannato allo stadio e mi sono rimasti accanto con il loro affetto anche dopo che ho smesso di giocare. Non smetterò mai di ringraziare i tifosi della Lazio per tutto l’affetto che mi hanno dimostrato anche dopo che ho smesso di giocare e anche oggi che ho quarantanove anni». L’11 giugno del 1995 in migliaia scesero a manifestare per evitare la sua cessione: «Ho vissuto da lontano quel giorno, anche se devo dire che la proposta di trasferimento al Parma non mi fu mai formalizzata, perché la trattativa venne appunto bloccata sul nascere. Il ricordo che mi rimane è quello dell’affetto della gente, allora avevo comunque la certezza della mia volontà di rimanere, non avevo nessuna intenzione di lasciare la Lazio in quel momento e l’avventura è proseguita. Quale il giorno più bello vissuto da laziale? Ce ne sono veramente tanti, però ricordo quando siamo riusciti per la prima volta a tornare in Coppa UEFA, nella stagione 1992/93. Era un obiettivo fondamentale per una squadra che stava crescendo. Dopo il rigore che trasformai contro il Pescara l’obiettivo era vicinissimo e fu una grande emozione, che poi fu vissuta fino in fondo il giorno della festa contro il Napoli».