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Keita, una garanzia per la Lazio: il suo rientro vale doppio
Keita Baldé Diao è l’arma in più dell’attacco della Lazio: col senegalese in campo la media gol realizzati si raddoppia
«Fatti la nomina e vai a dormire», ossia fatti conoscere in modo positivo e potrai vivere di rendita, recita così un famoso proverbio siciliano. E’ accaduto questo a Keita Baldé Diao, soprannominato lo ‘spacca-partite’, nato per risolvere la pratica a partita in corso. Eppure i numeri evidenziati dal Corriere dello Sport dicono tutto il contrario: quando gioca il senegalese, la Lazio segna il doppio e vince più facilmente: 9 successi nelle 14 partite di campionato in cui faceva parte dell’undici titolare, soltanto 5 nelle altre 14 in cui partiva dalla panchina. Il dato comunque è da «prendere con le pinze», perchè ad esempio contro il Torino ha realizzato un gol pesantissimo, uno dei più belli in carriera, l’ottavo in campionato pur avendo totalizzato appena 22 presenze, non tutte a tempo pieno. Simone Inzaghi sa come dosarlo e domani al Sant’Elia, complice la squalifica di Milinkovic-Savic, gli affiderà una maglia da titolare. Keita è il grimmaldello per aprire la difesa avversaria e per rendere più pericoloso il tridente della Lazio. Le statistiche lo confermano, la Maravilla raddoppia il fatturato offensivo: 2,2 gol a partita con l’ex Barcellona sul rettangolo di gioco, la media si abbassa a 1,1 quando è assente.
LA PROMESSA – Inzaghi ne era convinto già da questa estate, sapeva che il suo gioiello avrebbe lottato per entrare in doppia cifra. Keita non aveva mai segnato così tanto e questo è un gran risultato, considerando il mese saltato a causa della Coppa d’Africa e che nella passata stagione si era fermato a quota 4 gol. Ha superato il suo record di 5 marcature, stabilito nell’anno in cui Reja e Bollini sostituirono Petkovic. Keita domani promette di lasciare il segno, i sardi portano anche bene: al Sant’Elia firmò il raddoppio (Cagliari-Lazio 0-2) su assist di Klose nel marzo 2014, l’anno dopo invece ad inizio aprile (subentrando a Candreva) provocò il rigore trasformato da Biglia e permise alla sua squadra di avvicinarsi alla Roma e partecipare alla volata Champions League. Keita ha vinto e ha segnato al Cagliari anche nell’ultimo confronto diretto di fine ottobre allo stadio Olimpico (4-1). Ora può aiutare Inzaghi a rincorrere l’Europa e piazzare l’ultimo allungo della stagione, che potrebbe valere la qualificazione alla finale di Coppa Italia ai danni degli eterni rivali giallorossi. Poi si potrà guardare al futuro.