2014
Le follie di Cana e Novaretti condannano una buona Lazio al San Paolo: finisce 4-2 come all’andata, decide una tripletta di Higuain
Otto come gli indisponibili, sei come gli anni passati dall’ultimo successo biancoceleste al San Paolo, tre come gli anni trascorsi dall’ultima gara in cui la formazione capitolina è andata in gol in terra partenopea. Per Reja e i suoi i numeri pre-partita è decisamente meglio non guardarli. Il tecnico goriziano deve fare a meno di sette titolari: Marchetti, Biava, Dias, Biglia, Keita e Klose (oltre al lungodegente Ederson), non un bel biglietto da visita contro un Napoli forte e voglioso di riscattare la sconfitta di Parma. Benitez opta per il solito 4-2-3-1, con il tridente Insigne-Pandev-Mertens alle spalle di Higuain. Risponde l’ex Reja con un 4-3-3 piuttosto ‘mascherato’, con Mauri che agisce da falso nueve, Felipe Anderson e Candreva sulle fasce.
PRIMO TEMPO – Dopo alcuni minuti di studio, dal 10′ si incendia la partita: prima Cana rimedia un giallo stendendo dal limite dell’area (forse da ultimo uomo) Higuain, due minuti dopo arriva la prima occasione per la Lazio: Albiol perde banalmente il pallone sul quale irrompe Candreva che serve in mezzo Mauri, che di destro manda fuori di poco. Al 17′ ancora biancocelesti pericolosi con Felipe Anderson, che dopo un buono scambio con Candreva manda alto di poco. La Lazio vive un gran momento e al 21′ passa in vantaggio: Ledesma pesca Mauri tra le linee che a sua volta serve un pallone splendido a Lulic, il bosniaco con una finta manda prima a vuoto Albiol e poi lascia partire un rasoterra sul palo lontano imprendibile per Reina. La partita è bella e giocata su alti ritmi: al 28′ Higuain impegna severamente Berisha, due minuti dopo grande giocata di Felipe Anderson, che con un numero si libera di Mertens ma poi spreca tutto calciando addosso a Reina. L’ultimo quarto d’ora è tutto di marca partenopea e al 41′ Mertens pareggia con un siluro dai trenta metri. La prima frazione si chiude con una rissa creata da un battibecco tra Ledesma e Mertens: il tutto si chiude con un giallo per entrambi.
SECONDO TEMPO – Pronti via e la gara è già finita: Cana (già ammonito) stende in area Mertens: rigore e doppio giallo per l’albanese. Dal dischetto Higuain non sbaglia, con Berisha che intuisce ma non arriva sul pallone: è 2-1 per il Napoli. Reja prima inserisce Helder Postiga al posto di Mauri, poi però rovina tutto inserendo Novaretti al posto del migliore in campo biancoceleste fino a quel momento: Felipe Anderson. E’ proprio il centrale argentino che spiana la strada al 3-1 di Higuain, che chiude i conti battendo Berisha in uscita. La Lazio non è più in campo e il Napoli vuole la goleada: al 68′ doppio miracolo di Berisha sull’ex Real Madrid, passano altri due minuti e il portiere biancoceleste toglie dall’incrocio il pallone del 4-1 tirato da Insigne. Dai gol mangiati dai partenopei al 3-2 della Lazio con Onazi: Ledesma lancia in porta il nigeriano che in due tempi batte Reina riaprendo il match. La gara non è finita: all’84’ tiro in curva di Postiga, un minuto dopo discesa del neo-entrato Cavanda sul quale si salva in extremis la difesa del Napoli. All’89’ Postiga trova il gol dopo una mischia, ma l’arbitro annulla giustamente per fuorigioco. Al 4′ minuto di recupero ordinato dal signor Banti Novaretti compie l’ennesima sciocchezza provocando la tripletta di Higuain. Finisce 4-2 come all’andata. Una buona Lazio capitola a Napoli, a condannarla Cana, Novaretti e qualche scelta discutibile di Reja. L’Europa adesso è un po’ più lontana ma non ancora irraggiungibile.