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Todeschi (CanaleSassuolo.it): «Lazio, squadra ottima. Difficile fare punti ma…»
Un collega di CanaleSassuolo.it ha spiegato al nostro portale come i neroverdi si avvicinano alla sfida contro la Lazio
Il prossimo match di campionato vedrà la Lazio sottoporsi al complicato test del ‘Mapei Stadium’ contro il Sassuolo. La squadra di Simone Inzaghi ha l’arduo compito di aggiudicarsi l’anticipo della 30^ giornata (in programma sabato alle ore 18), per difendere il quarto posto e sperare, perchè no, di insidiare il Napoli per la conquista dei preliminari di Champions League. Massimiliano Todeschi, giornalista di CanaleSassuolo.it, si è gentilmente concesso ad un’intervista per il nostro portale, per parlare del momento degli emiliani, di calciomercato e per analizzare la sfida ormai prossima.
Per il Sassuolo è stato un campionato non all’altezza delle aspettative, dall’altra parte un’eliminazione prematura in Europa League da considerare però come esperienza positiva per un club ancora giovane. Troppi infortuni nella parte calda della stagione, oppure ci sono anche altre motivazioni per spiegare questo percorso negativo?
«Gli infortuni hanno certamente condizionato le scelte di Di Francesco e di conseguenza i risultati. Gestire una competizione come l’Europa League dovendo giocoforza buttare mischia giocatori giovani e non ancora maturi, spesso provenienti dalla Serie B, non è certo semplice e fa correre il rischio di incappare in figure non certo brillanti, cosa che comunque credo non sia avvenuta malgrado l’eliminazione dalla fase a gironi. Non si è soltanto trattato di sfortuna, però: sono anche stati commessi diversi errori, specie in campionato, che hanno fatto perdere punti preziosi e che prescindono dalla mancata disponibilità di alcuni elementi. Le rimonte subite contro Sampdoria e Cagliari, tanto per fare gli esempi più eclatanti, hanno sottolineato qualche vuoto di concentrazione che è andato a impattare pesantemente sulla classifica».
La posizione in classifica non cancella certo il progetto societario della società neroverde, fra le migliori in Italia per il lavoro svolto intorno al settore giovanile (la vittoria al Torneo di Viareggio ne è un esempio). Ogni anno in Serie A vengono lanciati diversi giovani di belle speranze, quali sono i meriti della dirigenza e quali del mister Di Francesco?
«Di Francesco ha più volte sottolineato che il principale obiettivo della Società è quello di valorizzare i giovani e lui stesso è guidato da questa volontà nel suo lavoro quotidiano. Credo che il mister abbia la maggior parte del merito: di certo la dirigenza è lungimirante e fornisce le giuste direttive, ma dubito che un altro allenatore avrebbe potuto ottenere quanto Di Francesco. Giocatori un tempo semisconosciuti come Berardi o Pellegrini oggi sono dei calciatori maturi, non a caso nel mirino di molte grandi squadre. Sul settore giovanile, poi, grande merito va al responsabile Palmieri e nel caso specifico della Primavera a mister Mandelli, che ha lavorato egregiamente: non vorrei apparire esagerato ma la vittoria del torneo di Viareggio è paragonabile a uno scudetto ed è il segno che il Sassuolo è tutt’altro che una squadra tenuta in piedi soltanto da cospicui investimenti. Senza programmazione il denaro non risulta certo sufficiente a ottenere risultati a lungo termine».
Per quanto riguarda la sfida contro la Lazio, riusciresti a tracciare l’undici di partenza? Qualche aggiornamento sulle condizioni di Defrel e dei ragazzi che sono tornati dall’impegno con l’Italia U21?
«Temo che Defrel potrà partire al massimo dalla panchina. Il recupero della distorsione alla caviglia non è stato rapidissimo e non bisogna dimenticare che il francese negli ultimi tre mesi ha subìto numerosi acciacchi. Per quanto riguarda i Nazionali Under 21, Mazzitelli sarà ancora fuori causa mentre Berardi, Pellegrini e Ricci saranno a disposizione. Credo che l’undici iniziale vedrà Consigli in porta, Lirola e Peluso terzini con Acerbi e Cannavaro centrali difensivi, a centrocampo Missiroli in regia con Aquilani e Duncan mezzeali. Il tridente offensivo vedrà Matri riferimento centrale con Berardi e Politano favoriti per una maglia da titolare, anche se non mi stupirei nel caso Di Francesco schierasse Ragusa, magari a sinistra».
Un solo punto nelle ultime quattro gare, una vittoria casalinga che manca da troppo tempo, sono sicuramenti stimoli in più per cercare il successo coi biancocelesti sabato pomeriggio. Che idea ti sei fatto della squadra di Inzaghi? Ad inizio stagione l’avresti inserita fra le pretendenti ad un posto in Europa?
«La Lazio è una squadra con un’ottima rosa allenata da un buonissimo tecnico. Forse a inizio stagione qualche dubbio sulla resa della squadra poteva ritenersi lecito dal momento che il precipitoso cambio di allenatore a inizio stagione è apparso una mossa d’emergenza. Inzaghi è però riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori e sarà ben difficile per il Sassuolo riuscire a fare risultato. Spero naturalmente che i neroverdi possano comunque dare il massimo mettendo in campo una buona prestazione: se sarà poi corredata da qualche punto meglio ancora».
Il doppio ex della gara è ovviamente Alessandro Matri: come giudichi la sua stagione? Ritieni possa essere un’arma utile per il Sassuolo a gara in corso, o ti aspetti che siano altri gli elementi decisivi?
«La stagione di Matri non è iniziata nel migliore dei modi: per sua stessa ammissione l’attaccante ha avuto bisogno di ritrovare il ritmo partita dopo alcuni mesi di sostanziale stop. All’inizio dell’anno le prestazioni si sono fatte più convincenti e sono arrivati anche i gol, che ora mancano da oltre un mese. Probabilmente Alessandro giocherà titolare e la speranza di tutti è quella che riesca a trovare di nuovo la via della rete, senza dimenticare che attendiamo anche il ritorno alla marcatura di Domenico Berardi, che potrebbe avere un ruolo chiave nella gara dopo le buone prestazioni messe in campo con gli azzurrini».