Lazio-Palermo, torna il «Derby delle Aquile»: incubo rosanero e 'bufala' del «Guerin Sportivo» - Lazio News 24
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Lazio-Palermo, torna il «Derby delle Aquile»: incubo rosanero e ‘bufala’ del «Guerin Sportivo»

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«I Precedenti & Le Curiosità» di Lazio-Palermo, match valido per la 33^ giornata del campionato di Serie A 2016/2017

Destini opposti si incrociano domenica 23 aprile (h. 15.00) sul prato verde dello stadio Olimpico. Da un lato, la Lazio di Simone Inzaghi, una squadra in piena corsa per l’Europa League; dall’altro il Palermo di Diego Bortoluzzi, un team sempre più destinato al baratro della retrocessione. Nessuno può più permettersi di sbagliare, anche se in realtà sono soltanto i biancocelesti ad avere tutto da perdere e nulla da guadagnare: non vincere significherebbe complicare il proprio destino verso la qualificazione alla competizione continentale, oltre ad essere un campanello di allarme visto il solo punto racimolato nelle ultime due partite. Al contrario dei rosanero, che da diversi mesi sono ormai in stato di agonia, pure un successo cambierebbe poco o nulla. Sulla carta dunque non ci dovrebbe essere storia, né sul piano tecnico, né su quello motivazionale. Ma si sa, il pallone è rotondo e nel calcio non vince sempre chi è favorito.

I PRECEDENTI – L’incontro Lazio-Palermo si è disputato 25 volte nella storia della Serie A, la prima delle quali avvenne il 25 settembre 1932 (1-1) allo «Stadio del Partito Nazionale Fascista» (o formalmente «Grande Torino»). La supremazia capitolina è netta anche in questo caso, infatti i precedenti recitano: 16 vittorie dei padroni di casa contro le 3 degli ospiti (53 a 19 il totale delle reti siglate), mentre sono 6 i pareggi. Proprio in pareggio è terminata l’ultima sfida disputata allo «Stadio Olimpico», che è datata 22 novembre 2015, al vantaggio di Goldaniga rispose Candreva su rigore. Per trovare una gloria dei siciliani (tutte e tre firmate negli anni Duemila) bisogna tornare al 4 maggio 2008, quando una doppietta realizzata da Amauri nei minuti finali (82′ e 92′) gelò i romani e rese vano il vantaggio di Pandev. Più recente infine l’ultima vittoria dei laziali: il 22 febbraio 2015 la banda di mister Pioli vinse 2-1 grazie alla rimonta firmata da Mauri e ancora Candreva, che si infortunò nell’euforia dell’esultanza.

LE CURIOSITA’ – Il match Lazio-Palermo si può considerare come il vero «Derby delle Aquile», stemma di cui entrambi i club ne fanno un vanto. Eppure qualcuno, per convenienza, racconta che il primo simbolo dei biancocelesti non fu l’Aquila. La (falsa) leggenda parte dall’ottobre 1928, quando Carlin (nome d’arte del caricaturista Carlo Bergoglio) pubblicò sull’intera prima pagina del Guerin Sportivo una propria «Araldica dei Calci»: su iniziativa personale l’uomo inventò un’icona per ogni squadra di calcio raffigurandola con un animale, ma senza interpellare direttamente le società, alcune delle quali uno stemma già lo possedevano. Così fu per i Laziali, cui fu proposto un bufalo, oppure per i fiorentini ad esempio che non accettarono mai il grillo ideato da Carlin. Ma perchè proprio il Bufalo? Il disegnatore, raffigurando il possente bovino, voleva alludere all’veemenza, alla potenza della squadra capitolina di quel periodo. Il club e i suoi tifosi però non lo presero mai in considerazione, semplicemente perchè dalle origini possedevano un simbolo, l’Aquila (comprovato anche da un documento ufficiale della Podistica Lazio, risalente ai primi anni del Novecento), rapace che riconducibile al vessillo storico delle legioni dell’antico Impero Romano.

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