Campionato
Immobile: «La squadra viene prima dei singoli. Il rigore? Volevo far felice Felipe»
Le parole di Ciro Immobile nel post partita di Lazio-Sampdoria
Protagonista, ancora una volta. Ciro immobile ha stregato tutti. Ad ogni gol che sigla i suoi occhi si girano a guardare quella Curva innamorata di lui e la sue esultanza si mescola con quella dei tifosi. La Lazio lo ha conquistato e lui ha conquistato la Lazio. Corre e segna. Non si ferma più, se non per rilasciare qualche parola davanti alle telecamere di Lazio Style Channel dopo la goleada inflitta alla Sampdoria: «L’intesa con Keita? Quando si va in campo e giochiamo insieme, in velocità, come ci piace è difficile per le difese avversarie. Poi lui ha tante qualità, mi lascia gli spazi e rende tutto più semplice. Quest’anno è andata bene, noi ci alleniamo tutta la settimana e facciamo tutto insieme. Ringrazio i miei compagni che mi danno la possibilità di metterla dentro, ma le azioni sono corali, frutto dell’impegno di tutti. La finale? Non importa la data, dobbiamo prepararla al meglio».
MIXED ZONE – «Sono felice, posso solo ringraziare i miei compagni che mi hanno permesso di fare così bene in questa stagione raggiungendo la quota toccata nel mio anno da capocannoniere a Torino. Lo stadio era fantastico oggi, il biancoceleste era ovunque e non hanno mai smesso di cantare. E’ stata una bellissima festa. Rigore di Anderson? So che la squadra viene prima dei singoli, so che sono vicino alla vetta, ma il mio pensiero è stato far felice un compagno. Si lavora per portare gioie e emozioni al pubblico che ci sostiene. Giornate come oggi ti restano dentro. Il nostro obiettivo è il quarto posto. Keita? Mi piace scherzare con tutti, con lui ho un bel rapporto».
SIPARIETTO – Davanti alle telecamere, insieme a Ciro, si è presentato anche Keita e i due hanno inscenato un siparietto simpatico in cui il senegalese si è finto giornalista ed ha intervistato il compagni di Torre Annunziata: «L’approccio alla gara? Abbiamo avuto il piglio giusto. La partita è stata praticamente perfetta, abbiamo aggredito una squadra forte come la Sampdoria. La Lazio non è Keita-Immobile dipendente, sicuramente io e lui siamo gli attaccanti e quindi la buttiamo dentro, ma se ci riusciamo è grazie al lavoro sporco che si fa dietro. Ringrazio tutta la squadra, il mister e lo staff… tranne Ripert (ride, ndr)».