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Mancini: «In finale può succedere di tutto. Keita può diventare un grande attaccante»
Roberto Mancini è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per parlare della finale di Coppa Italia tra Juventus e Lazio
«Simone (Inzaghi, ndr) è stato molto bravo: già lo scorso anno aveva dimostrato le sue qualità – esordisce Mancini –. Sono molto felice sia ancora sulla panchina della Lazio, sta facendo molto bene. Lo conosco meglio di Pippo. Hanno grandi competenze di calcio, dalla Serie A alle categorie minori. Per questo fanno gli allenatori e con questi risultati positivi. È giovane, ha passione, conoscenza. Ha sfruttato quest’occasione al massimo e bisogna essere bravi a farlo. Ha un buon rapporto con i giocatori ed è molto importante per un tecnico della sua età. Quando le cose vanno bene è più facile, ma sta facendo una grande stagione. Meglio di così non poteva fare. Il grande campionato della Lazio? Bisogna anche azzeccare le annate in cui le altre squadre concorrenti non fanno un grande campionato. La Lazio però sta tenendo alla lunga, è una buona squadra con giocatori bravi e giovani».
FINALE DI COPPA – «In una partita secca, nonostante ci sia una favorita, può accadere di tutto. È una partita aperta, le sfide vanno giocate e contano le motivazioni. A fine stagione, dopo tante partite intense, una squadra può essere stanca. Ma la Juventus ha grandi giocatori che sopperiscono anche a queste mancanze. Hanno una mentalità vincente e vogliono vincere tutto sempre. Poi si può anche perdere perché capita una serata no, ma non perché si snobba una competizione». Infine sui ballottaggi: «Domani bastano 14 giocatori. Simone li vede tutti i giorni e sceglierà al meglio. Keita è un ragazzo con grandi qualità, può diventare un grande attaccante».