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Gregucci: «Balotelli a pochi soldi può essere un colpo». Poi su Biglia…
Per parlare del prossimo mercato della Lazio, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia, Angelo Adamo Gregucci
Angelo Gregucci ha parlato delle prossime strategie di mercato della Lazio, facendo riferimento anche a Balotelli, che lui ha allenato ai tempo del City, quando era il vice di Mancini: «Quando sta bene Mario è dirompente. Si mettono in discussione i comportamenti di un ragazzo che è incappato in problematiche extra-calcio che ne hanno frenato la carriera. Dipende solo da lui se sarebbe adatto alla Lazio o meno. È finito il tempo delle parole per Balotelli, deve far parlare il campo. Al Nizza ha fatto una buona stagione, non in linea con gli intedimenti di Ventura che non l’ha convocato. I francesi non lo hanno confermato. La sua storia sarà certificata quando vincerà in Europa League, in Champions League, in Serie A. Nei primi anni dal punto di vista dei trofei trovate tanta ciccia. Dai primi anni all’Inter fu protagonista. Un grandissimo profilo che a 21 anni non si sa quanto aveva vinto. Non c’è niente di grave nella situazione attuale. Mario quando farà una stagione in linea con gli obiettivi delle grandissimi se lo prenderanno. Se viene a pochi soldi, a parametro 0, è da prendere. C’è anche una contrattazione da fare. Bisogna valutare le condizioni di un patrimonio da acquistare».
ATTACCO E BIGLIA – Gregucci continua: «Muriel è un profilo che ancora in Italia deve dare tutto il meglio delle sue importanti potenzialità. Anche a lui mi sembra manchi un centesimo per fare un Euro. Non è questione di essere promossi o bocciati. Biglia? A livello di patrimonio tecnico perdi un importante riferimento. Simone dà continuità alla sua avventura laziale ed è una buona notizia. Purtroppo con Lucas perdiamo un grande giocatore però torniamo sempre alle volontà. Se vuole altro gli diamo un bacetto e buona fortuna». Infine sui 50 anni di Paul Gascoigne: «Gli faccio gli auguri con tutto il mio cuore. 50 anni è un grande traguardo nella vita. Spero che i prossimi anni siano un po’ più felici degli ultimi. Gli auguro di sistemare un po’ di cose e spero che il mondo del calcio gli possa dare un’opportunità. Lo sport ha valori nobili. Per me è stato un compagno di squadra fedelissimo, grandissimo e fortissimo. Io ho dato il cuore per lui e lui si è dato anima e corpo per noi e per la Lazio. Non è stata una vita facile la sua».