Migliorano le condizioni di Ciro Esposito. Daniele De Santis: "Non ho sparato io" - Lazio News 24
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2014

Migliorano le condizioni di Ciro Esposito. Daniele De Santis: “Non ho sparato io”

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AGGIORNAMENTO 8/05 ORE 11.08 – Come riportato dall’ANSA, le condizioni di Ciro Esposito stanno pian piano migliorando. Secondo fonti mediche, infatti, “La situazione si sta stabilizzando. Non c’è alcun peggioramento, anzi si registra un lieve miglioramento. La condizione è comunque grave e continua l’assistenza delle funzioni vitali”.

AGGIORNAMENTO ORE 17,25 – Il Gip ha convalidato anche gli arresti di Ciro Esposito e Gennaro Fioretti, coinvolti negli scontri pre-partita di sabato e feriti da colpi di pistola. Ciro, ferito gravemente all’addome, si trova tutt’ora in condizioni critiche al reparto di terapia intensiva del Policlinico Gemelli.

AGGIORNAMENTO ORE 7/5 ORE 14,20 – Il Gip, dopo gli interrogatori di garanzia, ha convalidato gli arresti per Daniele De Santis e Alfonso Esposito, uno dei tifosi del Napoli coinvolti negli scontri avvenuti sabato. Esposito è accusato di rissa mentre De Santis di tentato omicidio. “Non ho sparato io ma non sono nelle condizioni di poter ricordare cosa è accaduto“, si è difeso l’ultrà della Roma davanti al giudice, come riporta Tgcom. Esposito ha invece dichiarato: “Non ho visto chi mi ha sparato, ho sentito lo scoppio di alcune bombe carta e di fumogeni e mi sono avvicinato a quel luogo da dove provenivano ma sono stato subito ferito alla mano da un proiettile“.

AGGIORNAMENTO 7/05 ORE 12.30Ancora indagato con l’accusa di aver sparato a Ciro Esposito, questa notte Daniele De Santis è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli per essere interrogato dal Gip. Al contrario, per Ciro non è previsto ancora alcun atto istruttorio a causa della gravi condizioni in cui si trova. Chi, invece, sarà interrogato a breve è l’altro tifoso napoletano Gennaro Fioretti. Questo quanto riportato dall’ANSA.

AGGIORNAMENTO ORE 15,40 – E’ arrivata da parte del Gip l’autorizzazione per i genitori di Ciro Esposito ad accedere al reparto di terapia intensiva per poter vedere il figlio.  Autorizzazione precedentemente negata, in quanto Ciro Esposito è in stato di arresto. L’avvocato del giovane, Damiano De Rosa: “La nostra istanza e’ stata accolta”.

AGGIORNAMENTO ORE 15,28 – La madre di Ciro Esposito, Antonella Leardi, in un video pubblicato sul sito di Servizio Pubblico, fa un appello: “Ora mi rivolgo direttamente a Renzi e Napolitano: noi siamo qui da tre giorni, mio figlio èstato nuovamente operato ed è in stato d’arresto. Ciro e’ in coma farmacologico, se avesse qualche segreto non potrebbe neanche rivelarmelo. Vi prego, aiutateci“.

AGGIORNAMENTO ore 13,10 –  La Questura di Roma diffonde una nota che smentisce parzialmente la negatività del guanto di paraffina: “L’esame dello stub eseguito su Daniele De Santis è compatibile con materiale da sparo”. L’esame, dunque, seppur negativo, avrebbe evidenziato la presenza di tracce di polvere da sparo.

AGGIORNAMENTO 06/05 ore 12.35 – L’ANSA riporta una novità importante. In occasione della partita di Coppa Italia Fiorentina-Napoli, non sarebbe stato Daniele De Santis, l’ex ultras romanista, a sparare ai tre tifosi napoletani, uno dei quali è in fin di vita. Lo testimonia l’esito dell’esame stub effettuato su De Santis. De Santis rimane indagato per tentato omicidio e per altri elementi valutati dagli inquirenti

AGGIORNAMENTO 06/05 ORE 11.45 – Secondo quanto riportato da SkySport, Ciro Esposito, ricoverato al Policlinico Gemelli, sarebbe nuovamente in fin di vita. Il tifoso napoletano, dopo i vari interventi per estrarre il proiettile, questa notte è entrato nuovamente in sala operatoria per una crisi che ne ha aggravato le condizioni.

AGGIORNAMENTO 5/05 ORE 11.00 – Il Mattino, nell’edizione odierna, riporta l’arresto formale di Ciro Esposito. Secondo la Questura, il ragazzo napoletano avrebbe aggredito De Santis che solo successivamente gli avrebbe sparato. La madre di Esposito è incredula in merito all’arresto del figlio e dichiara: “Solo adesso ho saputo che mio figlio si trova in stato di arresto in ospedale. Mi fa orrore pensare che lo stanno trattando come un delinquente. Credevo che tutta quella polizia fosse lì per proteggerlo, invece no. I medici mi hanno detto che la sua situazione è ancora molto complicata. Prego affinché ce la faccia. Se qualcuno ha un po’ di cuore ci mandi un avvocato, noi non possiamo permettercelo e mio figlio ha bisogno di qualcuno che lo difenda”. A Radio Marte il fratello di Ciro Esposito, Michele, esterna tutta la sua rabbia: “Ora vogliono arrestare mio fratello per rissa. Ci stanno provocando in tutti i modi, ci sono due poliziotti piantonati fuori alla stanza di mio fratello da quando è stato ricoverato. Il magistrato ha impedito anche a mia madre e mio padre di vederlo. Ci stanno provocando in tutti i modi, perché sanno di essere colpevoli di omissione di soccorso. Mio fratello non riesce nemmeno ad aprire gli occhi per colpa di uno psicopatico e per essere andato a vedere una partita di pallone. Tutto questo sta accadendo perché siamo di Scampia, siamo napoletani“.

AGGIORNAMENTO ORE 19.55 – “L’intervento è concluso. I medici ci hanno detto che è andato benissimo. Ovviamente Ciro torna in rianimazione“. Sono le parole confortanti, riportate dal ‘Mattino’ di Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito. Il padre Giovanni si è lasciato andare invece ad un: “Il Signore ha messo la sua mano“.

E’ iniziata una nuova operazione. I medici ci hanno detto che durerà circa otto ore. Ciro è vigile: ha annuito anche con la testa dopo l’intervento. E’ un intervento molto delicato, siamo molto in ansia”. Sono queste la parole riportate da Tuttosport.it di Giovanni Esposito, padre di Ciro il tifoso colpito ieri da un’arma da fuoco prima della finale di Coppa Italia. Le condizioni del ragazzo sono molto gravi, è una lotta tra la vita e la morte. Per salvarlo c’è bisogno davvero di un miracolo. “Prego il Signore che vada tutto bene. E’ un ragazzo che ama la vita. Compirà 30 anni a Novembre. E’ fidanzato, ama la vita, la musica e viaggiare. Non è venuto a Roma per essere ucciso”. Lo racconta così la madre Antonella Leardi il figlio. Trent’anni ed una vita ancora tutta da vivere.

LA SOLIDARIETA’ DEI TIFOSI LAZIALI – Non sono rimasti indifferenti all’accaduto gli ultras biancocelesti: appena venuti a conoscenza dei fatti un gruppo di sostenitori della Lazio si è diretto al Gemelli per solidarietà nei confronti di Ciro. Lo racconta il fratello Pasquale: “Ieri sera degli ultras biancocelesti ed alcuni del Genoa sono venuti al Gemelli per mostrare solidarietà a Ciro. Ci hanno accolto a casa loro, a Roma, offrendoci qualsiasi cosa ci servisse. Dicono che Roma e Napoli sono in conflitto, invece io voglio sottolineare come gli ultras della Lazio siano venuti qui da noi. Li ringraziamo dell’appoggio morale”.

pubblicato il 4/05/2014 alle 16:20

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