2014
Reja ci crede ancora: “Fino all’ultima giornata combatteremo per l’Europa”
Al termine del match che ha visto la Lazio pareggiare all’ultimo respiro contro il Verona il mister Edy Reja è intervenuto ai microfoni di SkySport: “Rigore? Io ho visto Klose andare a terra e mi ha dato l’impressione di essere toccato, a noi hanno annullato il gol di Biglia per un fallo che secondo me non c’era”. Sull’espulsione di Lulic: “E’ un fallo cattivo ma non da espulsione, è entrato deciso ma non mi sembrava che ci fossero i termini l’espulsione. A fine gara sono andato per saluatre l’arbitro, Mandorlini era molto agitato, sono andato lì per saluatre anche lui però ha avuto dei modi non gentili e a quel punto ho reagito anche io, niente di particolare gli ho detto guarda anche il nostro gol annullato, un rigore c’è uno non c’è basta chiusa la partita è inutile fare storie. Con questo pareggio abbiamo avvantaggiato le altre, era una partita da dentro o fuori, non è detta l’ultima parola ma il calendario ci penalizza. Sarà difficile ma ce la giocheremo fino in fondo, bisogna arrivare fino all’ultima partita ancora in corsa”. Sui molti gol subiti: “Abbiamo fatto così anche con il Torino, non riuscismo a tenere il vantaggio per più di dieci minuti, in tutte le gare abbiamo sempre subito, non ci sono difficoltà bisogna andare in campo a giocarsi tutte le partite, l’Inter è li e andremo a Milano per vincere, poi faremo i conti in un secondo tempo. Le altre squadre hanno tutte le stesse probabilità noi e il Verona adesso un po’ meno, c’è anche lo scontro diretto Torino-Parma magari noi vinciamo loro pareggiano, non c’è nessun risultato scontato noi pensiamo a noi stessidevo caricare la squadra con la convinzione di andare a Milano a fare il massimo possibile”. Su Mauri: “Mauri è un giocatore ritrovato, sta facendo ottime cose mancano ancora due partite e mi aspetto da lui altre prestazioni importanti”.
Il tecnico biancoceleste è poi intervenuto in conferenza stampa: “E’ stata una partita difficile, come col Torino abbiamo subito gol dopo 6-7 minuti dal vantaggio. C’è qualche problema a livello di filtro; il Verona è abituato a giocare in contropiede, noinon siamo riusciti a reggere sui due vantaggi. Siamo un pò preoccupati, c’è poca attenzione su queste situazioni. Abbiamo dei limiti come tutti,ma quando sonoarrivato eravamo a tre punti dalla zona retrocessione e non volevo un campionato anonimo. Non c’è stato un passo definitivo, ma non èancora finita, anche se abbiamo piccole percentuali di centrare il sesto posto“. La Lazio ha giocato in un certo modo fino al 70esimo minuto, poi si è sbilanciata: “Sulle ripartenze loro sono forti, basti pensare a Iturbe. Hanno giocatori rapidi, con Toni unica punta: tutto il campionato hanno giocato così. Abbiamo concesso qualcosa, è normale. Berisha? Non è la prima volta che fa bene, nonostante che in settimana avesse avuto qualche problema fisico”. Una partita simile a quella col Torino, gli errori sono dei singoli o del reparto difensivo? “Abbiamo sbagliato nel disimpegno, e non siamo riusciti a fermare Iturbe, loro sono una squadra robusta e difficile da affrontare. Sul cambio Biglia-Klose: “Eravamo sbilanciati e volevo trovare una soluzione offensiva, era una partita da dentro-fuori”. Come migliorare? “La fase difensiva parte dall’attacco, i rientri sono importanti, se si lascia campo poi diventa dura. Biava e Cana sono difensori non velocissimi, bisogna giocare d’anticipo. Con tre giocatori davanti è normale concedere qualcosa, ma i gol, sopratutto il primo, erano evitabili“. Sulla polemica con Mandorlini a fine gara: “A mio avviso il rigore su Klose non era netto ma si poteva dare. Anche noi possiamo recriminare sul gol non dato a Biglia nel primo tempo e per l’espulsione di Lulic, che è stata eccessiva in una partita del genere. Alla fine con Mandorlini ci siamo comunque abbracciati. Per noi c’è molto rammarico“.