Seck: “Ho scelto la Lazio per arrivare in prima squadra. Vincere la Coppa Italia è stato fantastico”

Il giovane esterno della Primavera laziale Mustafà Seck ha concesso una breve intervista al portale catalano lesportiudecatalunya.cat. Tanti i temi affrontati dagli amici Keita e Tounkara alla sua vita a Roma:

Perché hai scelto la Lazio?
“Alla Lazio mi è stato detto che avrei avuto l’opportunità di raggiungere la prima squadra; vedendo che il Barcellona puntava su Jordi Alba, ho pensato bene al futuro e ho deciso di provare questa nuova esperienza”.

Quali sono le tue caratteristiche?
“So attaccare, ma mi sento più simile a Eric Abidal: sono un terzino di contenimento”.

Hai avuto difficoltà ad adattarti al calcio italiano?
“Se non si ha una buona base si soffre molto. All’inizio è stato difficile perché nel Barcellona si usa molto il possesso palla per uscire dalle zone pericolose. Qui invece si usa molto fisico e bisogna proteggersi sempre per mantenere la posizione”.

Ricordi il tuo primo allenamento con la prima squadra?
“Sì: la prima volta che ho avuto modo di allenarmi con i grandi ho marcato Miroslav Klose: ho capito subito che era di un altro livello. Appena l’ho lasciato un secondo, mi sono girato un attimo per notare dove era la palla e lui era già scomparso. Ma ora sto migliorando molto”.

Come trascorri il tempo libero?
“Sono un adulto, esco con gli amici e dopo l’allenamento ho sempre il tempo libero per godere delle cose che si possono fare in Italia”.

Qual è il tuo rapporto con Keita e Tounkara?
“Sono come dei fratelli. Passiamo molto tempo insieme, a vedere film o serie tv”.

Cosa c’è nel tuo futuro?
“Quando si chiuderà la stagione penserò al mio futuro. Tutto dipende dalle opzioni che avrò di giocare in prima squadra. In caso contrario, potrei valutare delle altre ipotesi”.

Un commento sulla vittoria della Primavera Tim Cup?
“Abbiamo giocato allo stadio Artemio Franch di Firenze, gli spalti erano pieni e la motivazione era indescrivibile. Conservo un gran bel ricordo: senza dubbio il migliore che ho sperimentato fino ad ora come giocatore”.