Klose attende il Mondiale: "Mi farò trovare al 100%! Io importante per l'esperienza, ma voglio aiutare la squadra anche in campo" - Lazio News 24
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2014

Klose attende il Mondiale: “Mi farò trovare al 100%! Io importante per l’esperienza, ma voglio aiutare la squadra anche in campo”

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La Coppa del Mondo in Brasile è vicina, l’intero pianeta attende con ansia il grande evento. Uno dei top-player della competizione sarà certamente Miroslav Klose, bomber della Germania e della storia dei mondiali. L’attaccante biancoceleste ha parlato al portale welt.de, in una lunga intervista che vi riproponiamo in basso.

Per prima la domanda più importante: come stai?
“Mi sento bene, anche se non sono al top assoluto della forma per essere in grado di giocare una Coppa del Mondo. Ma non c’è motivo di allarmarsi, ho bisogno di altri 10 giorni e delle due amichevoli per entrare in ritmo. Dopo di quelle sarà in forma al 100%”.

In cosa non ti senti al top?
“La schiena e le gambe so ok, mi manca un po’ di fitness. Ho bisogno di correre regolarmente, di entrare in forma anche per avere una un buon ritmo di corsa”.

Bevi ancora birra e vino?
“In questo un po’ sono cambiato, a causa del fatto che vivo in Italia da tre anni. Certo, quando arriva un bicchiere di vino sul tavolo non ho problemi, non sono così rigoroso”.

Tornando al Mondiale, il CT dell’Italia Cesare Prandelli ha detto che la preparazione atletica sarà fondamentale.
“E’ chiaro che le condizioni climatiche in Brasile saranno particolari. Federico Marchetti e Antonio Candreva, i miei compagni di squadra alla Lazio, mi hanno detto cosa ci aspetterà lì. Mi hanno riferito che alla Confederations Cup il clima era secco, mancava l’aria. Chi si adatterà a questo clima sarà avvantaggiato”.

Ti senti sicuro di andare in Coppa del Mondo o temi che tu possa essere lasciato a casa?
“Bisogna solo aspettare. Allo stato attuale io parto dal presupposto che sarò in Brasile. Un paio di settimane fa ho avuto un colloquio a Roma con il tecnico Joachim Loew e Hansik Flick. Io sarò importante per l’esperienza, perchè nessuno ha giocato tanti tornei come ho fatto io. Ma naturalmente il mio obiettivo è quello di aiutare la squadra in campo al 100% anche dal punto di vista atletico e tecnico”.

Potrebbe anche venirvi l’idea di mettervi in difesa aspettando l’avversario?
“(ride, ndr) Se una squadra lo sa fare bene ci può anche provare. Però non credo che noi lo sappiamo fare bene. Non corrisponde alla nostra filosofia”.

Cosa vorresti dire a Mario Gomez, che non è stato convocato?
“E’ un sapore amaro, gli ho detto al telefono quanto mi dispiace per lui. Mario purtroppo alle spalle ha avuto una stagione sfortunata”.

Conosci il tuo compagno d’attacco Kevin Volland?
“Ho seguito la Bundesliga, Kevina ha fatto molte buone partite. Mi piace molto. Lui allo stesso tempo può giocare in avanti come sulle ali, è molto veloce. Adesso sarà in Nazionale, ovviamente deve dimostrare ancora di più le sue qualità. Deve dimostrare personalità contro tutti gli avversari, lo so per esperienza”.

La Germania ha due attaccanti in rosa, l’Italia sette, di cui duo o tre verranno lasciati a casa. Siamo pochi?
“E’ chiaro che gli italiani ne avranno di più in squadra. Noi saremo due, anche se giocheremo solamente con una punta. Inoltre non è chiaro come occuperemo le sei posizioni dal centrocampo in avanti. Se saremo tanti uomini in fase offensiva sarà sufficiente”.

L’aspettativa in Germania è grande. Come si fa a gestire la pressione?
“Un giocatore della nazionale ha sempre pressione. Dobbiamo essere in grado di gestire tutto. Penso che dopo aver disputato una o due partite possiamo fare ancora meglio in Brasile, anche se le aspettative per noi saranno alte sin da subito. Penso che ora come ora sarebbe arrogante e presuntuoso dire: ‘Saremo campioni del mondo’. Siamo convinti delle nostre qualità, possiamo arrivare lontano soprattutto perchè negli ultimi due tornei lo abbiamo fatto. Non dobbiamo dimenticare però che i sudamericani potrebbero avere un piccolo vantaggio rispetto a noi europei”.

Già nel 2010 la pressione era parecchia…
“Nel 2010 abbiamo dimostrato che vincere è possibile, ci andammo vicini nonostante l’infortunio del nostro capitano Michael Ballack. Noi tedeschi abbiamo sempre dimnostrato di poter migliorare di torneo in torneo. Se quest’anno avremo alle spalle anche una buona preparazione, dal momento che giochiamo bene a calcio, questo sarà il nostro asso nella manica. Ognuno di noi è responsabile di sè stesso e deve fare in modo di arrivare al top. Nessuno può pensare che riposare sarà la cosa migliore da fare per arrivare in forma al Mondiale. In Alto Adige (sede del ritiro delle Germania, ndr) dovremo lavorare molto, questo è quello che vuole vedere l’allenatore. In Brasile ci sarà bisogno di calciatori che si aiuteranno l’un l’altro”.

Hai 35 anni, ormai sei il leader della squadra. Pensi di poter guidare la squadra al successo?
“Io aspetto solo la Coppa del Mondo, non sono il tipo che si avvicina ai giocatori e cerca la grande conversazione. Certo, se qualcosa in allenamento mi colpisce, dico la mia. Ma preferisco dare l’esempio in campo”

Dopo Euro 2012, si disse che l’atmosfera in nazionale tra i giocatori del Bayern Monaco e del Borussia Dortmund non era così buona.
“Sciocchezze. Certo, non può essere tutto roseo quando sei per diverse settimane insieme, questo è normale. Ricordo che nei primi due giorni si parlò interamente della stagione in Bundesliga, ma subito dopo della Coppa del Mondo”.

Nel vostro quartier generale in Brasile ‘Campo Bahia’, i giocatori saranno divisi in stanze da 6, e ci sarà una sala comune. E’ una cosa nuova per te?
“Sono curioso perchè non ho mai vissuto in un appartamento. La sala comune sarà importante per guardare le partite insieme. Non mi resta che arrivare lì per vedere com’è”.

Cosa è cambiato dalla tua prima Coppa del Mondo, quella del 2002?
“Il calcio è lo stesso, la qualità dei giocatori è migliorata molto. In aggiunta ci sono molti buoni giovani giocatori. Anche la tecnologia è cambiata. Un quel momento ognuno di noi aveva il cellulare della federazione per chiamare a casa. Nessuno era interessato a Internet. Non sapevamo che in Germania c’era molta euforia per i risultati che stavamo ottenendo. Oggi si viaggia con telefoni, ipad, lettori musicali…”.

Infine sul tuo hobby preferito: la pesca. Il vostro alloggio si trova piuttosto vicino al mare…
“Pescare in Amazzonia mi avrebbe fatto piacere, ma il mare non lo trovo così eccitante”.

Pubblicato il 18/05

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