Perea racconta il ‘maestro’ Klose: “Molti vorrebbero giocare al suo fianco, è sempre pronto ad aiutarmi”

Brayan Perea, dopo aver chiuso la scorsa stagione con un brutto infortunio, è tornato a parlare rilasciando un’intervista a El Tiempo. Del suo”maestro” Miro Klose, ha detto: “Mi ha detto che era sempre concentrato, in attesa di avere l’opportunità di entrare in campo. La sua idea era quella di sfruttare la stanchezza degli avversari per segnare e battere il record. Molti vorrebbero giocare al fianco dell’attaccante più prolifico di sempre ai Mondiali: sedersi a parlare con lui è qualcosa di spettacolare”. Poi una battuta sulle sue origini colombiane: “Sono l’unico colombiano della Lazio, sono giovane e inizialmente non conoscevo nessuno dei miei attuali compagni. Loro spesso mi prendono in giro (ride, ndr) scherzando su Pablo Escobar e sul problema del traffico di droga … ma è solo uno scherzo. E io gli rispondo che sono cose del passato e che se venissero in Colombia si separerebbero dalle loro mogli..”. Poi ancora su Klose: “Io prendo in giro Miro perché è molto pallido, e lui mi dice che ho la fortuna di essere colombiano e di avere questa carnagione perché ho più fortuna con le donne. Miro ama i kart e la Formula Uno, ha un Porshe Cayenne SUV, io gli chiedo perché guida così veloce e lui mi guarda strano. Gli ho chiesto la maglia del Mondiale e mi ha detto che me la darà. Gli ho detto che sono molto felice di avere un partner così forte, sono orgoglioso di lui. La Nike gli invia delle scarpe con dei plantari speciali, per un problema al piede: uno è un po’ più lungo rispetto all’altro. Tra l’altro, è appassionato di pesca e vuole venire in Colombia per pescare e vuole che gli faccia da guida. Lui è sempre pronto ad aiutarmi, mi dice sempre la posizione che devo tenere. Mi ripete spesso che ho tanta forza fisica e vuole che la sfrutti in area di rigore. E’un giocatore molto intuitivo”.