2014
Lotito-Agnelli, la strana coppia: dalla guerra alla pace
La spaccatura è netta, decisa e difficilmente sanabile. Meglio, però, non cavalcarla in pubblico, come accaduto nelle scorse settimane (vedi dichiarazioni di Agnelli contro Tavecchio). Così i club di serie A non ha trovato di meglio che incaricare Lotito e lo stesso presidente della Juventus, ovvero i due capofila delle fazioni opposte, di coagulare le richieste delle società e arrivare, tra una settimana, a formulare una serie di linee programmatiche che, secondo via Rosellini, dovranno trovare corrispondenza nei piani di Tavecchio, piuttosto che di un altro candidato. Fermo restando che il metodo scelto ha destato una certa perplessità dentro la Federazione (oggi è in calendario un nuovo Consiglio Federale, all’ordine del giorno anche le iscrizioni ai campionati), lo scopo sembra chiaro: visto che non riusciamo a metterci d’accordo su un nome, almeno individuiamo ciò che di comune vogliamo comunque ottenere dal nuovo corso. In gioco ci sono una serie A a 18 squadre (ma le piccole vogliono garanzie sul meccanismo delle retrocessioni) e, soprattutto, le seconde squadre (che difficilmente potrà trovare corrispondenza nel programma di Tavecchio, visto che tra i contrari c’è Macalli, numero uno della Lega Pro e principale pro-Tav). Come riporta Il Corriere dello Sport, i club avranno tempo una settimana, poi giovedì prossimo una nuova Assemblea dovrà fissare un programma condiviso. Solo a ruota ci sarà l’elezione dei Consiglieri, sia quelli di via Rosellini sia quelli federali. Tra i club più attivi c’è il Cagliari, ieri rappresentato dall’ex-dirigente dell’Inter Filucchi, che spinge per una migliore organizzazione dei settori giovanili. Altre società invece vorrebbero regole più chiare per quanto riguarda le iscrizioni al campionato. A questo proposito, durante i lavori di ieri, Ghirardi si è scagliato contro Covisoc e Aic, minacciando di lasciare bianca la sua scheda elettorale. L’opera di mediazione non sarà semplice. E, peraltro, la serie A attende ancora di incontrare Tavecchio, che di fatto ha già presentato la sua candidatura ad altre componenti. Lo farà, con ogni probabilità, solo dopo l’Assemblea del 24. Intanto, Beretta ha voluto rispondere ad Abodi, che aveva denunciato la mancanza di dialogo con la massima categoria. «Lo incontro quasi tutte le settimane…» ha replicato Beretta. In un momento così delicato per il nostro calcio, Ferrero e Preziosi non hanno trovato di meglio che litigare a distanza su chi avesse vinto l’ultima partita a tressette andata in scena al quarto piano, la secondo dopo quella con cui avevano già ingannato l’attesa dell’accordo tra Sky e Mediaset sui diritti tv. «Stavolta ho vinto io. In palio c’erano 1200 euro» , ha affermato il neo-presidente della Sampdoria. «Ferrero è un bugiardo, in tutto siamo 5-0. I soldi comunque li daremo in beneficenza» , ha ribattuto Preziosi. Significa che alla prossima Assemblea ci sarà la bella?