Pioli amaro: "Deluso dalla prestazione, dalla classifica e dal risultato" - Lazio News 24
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2014

Pioli amaro: “Deluso dalla prestazione, dalla classifica e dal risultato”

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Alla fine della rovinosa sconfitta della Lazio contro L’Udinese, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport il tecnico Stefano Pioli: “Non era la partita che mi aspettavo, abbiamo fatto un passo indietro, era da interpretare con grande grinta, entusiasmo. Le responsabilità sono le nostre, ci siamo fatti sorprendere in una situazione di superiorità numerica, abbiamo creato poche situazioni pericolose. Ci manca il gol? Devo dire che nelle prime partite non ero preoccupato se non arrivava il gol. Oggi eravamo troppo lenti, davamo troppi punti di riferimento, eravamo prevedibili. Quando ho cercato di aprire Lulic e Candreva era per rinforzare le fasce, per arrivare sul fondo. Ma la manovra era lenta e non abbiaomo creato la superiorità numerica. Abbiamo creato qualcosa ma ci dovevamo fare meglio per riprendere una partita che non dovevamo perdere. Non sono soddisfatto di questa prestazione, della classifica, di come abbiamo interpretato le cose, dovevamo avere più grinta, questo è il tasto sul quale dobbiamo battere e crescere velocemente. La formazione? Rispetto a domenica sono stato costretto a cambiare molti giocatori, in panchina nel reparto offensivo avevo tante soluzioni, ho cercato di cambiare qualcosa come meglio credevo per la partita. Ho messo le due punte per cercare di manovrare più facilmente, con i cambi abbaimo ottenuto qualcosa in più ma non abbiamo concretizzato. Lotito? Era deluso dalla prestazione, dal risultato, come sono io e come sono i giocatori, non abbiamo giocato secondo le nostre potenzialità“.

Il tecnico biancoceleste è stato intervistato anche da Lazio Style: “Credo che dobbiamo finirla di parlare di sfortuna, oggi non sono soddisfatto della prestazione. Ci vuole più intensità; una reazione c’è stata, la loro difesa era organizzata bene, però dobbiamo sviluppare di più”. Sui risultati demeritati: “Questo è il calcio, stasera nn dovevamo prendere un gol così. Non èstata una prestazione all’altezza, la squadra è competitiva. Abbiamo una brutta classifica, bisogna rimboccarci le maniche“. Sulla prossima partita a Palermo: “Bisogna reagire, non dev’essere difficile, basta guardare la classifica. Gli avversari in campionato saranno tutti forti e pericolosi”. Nel primo tempo il baricentro della squadra era un pò basso: “Si, ma era dovuto alla lentezza della squadra; c’era poca manovra e abbiamo recuperato poche palle”. Una nota positiva? Si, l’ attacco con due punte. La manovra non era fluida e così siamo stati più pericolosi, ma il guizzo vincente non è arrivato“.

Intervenuto anche in conferenza stampa, Pioli ha risposto alle domande dei giornalisti:

Come spiega questa involuzione rispetto a Genova? Perché non ha schierato Keita dal primo minuto?

La prestazione non è stata all’altezza, abbiamo sbagliato l’interpretazione della partita. Abbiamo fatto un passo indietro. Siamo scesi in campo con una squadra competitiva, con i cambi ho cercato di migliorarla. Ho cambiato tanto rispetto a Genova per cause di forza maggiore, non me la sono sentita di sostituire anche Candreva o Felipe Anderson“.

La squadra è consapevole del passo indietro?

“Sarebbe un problema se non lo fosse. Lotito è venuto negli spogliatoi, non è soddisfatto, come tutti del resto”.

Come ha visto Klose e Djordjevic insieme?

“Ho scelto le due punte perché eravamo troppo lenti a muovere la palla, lenti nei movimenti e spesso siamo stati costretti a superare il centrocampo con i lanci lunghi. Ho fatto quella scelta per avere più peso in area, ma la manovra è stata lenta per tutta la gara. Noi non riusciamo ancora a sfruttare le palle che arrivano in area, loro sono sempre arrivati prima”.

La sconfitta di Genova ha inciso a livello mentale?

“Da quella partita dovevamo uscire con la rabbia necessaria. La prestazione di stasera doveva essere diversa”.

La Lazio non è stata mai pericolosa sui tanti calci d’angolo:

“Sono situazioni che curiamo tanto, dobbiamo sicuramente fare qualcosa in più”. 

Cosa c’è dietro questo tipo di black out?

“I giocatori sanno che abbiamo bisogno di maggior ritmo e velocità. Abbiamo lasciato Ledesma solo nel girare palla e siamo stati molto sfilacciati, troppo lunghi. Non siamo riusciti a recuperare il pallone quando eravamo alti. Avevo chiesto intensità, determinazione. Qualche giocata può anche venire meno, ma certi atteggiamenti sono basilari. Poi abbiamo anche reagito, ma con poca lucidità”.

Il suo tipo di gioco può essere attuato solo con alcuni giocatori?

“Se faccio delle scelte, è perché sono sicuro di mandare in campo la squadra migliore. Oggi l’undici iniziale aveva comunque le caratteristiche per fare bene e per scardinare un avversario che ci avrebbe atteso. Ma non siamo stati veloci, non abbiamo lavorato di squadra. Se abbiamo questa classifica, non è per sfortuna: abbiamo delle responsabilità, dopo stasera anche tante. Dobbiamo rimediare velocemente”.

Manca un pò di personalità da parte dei veterani?

“Credo che oggi siamo mancati in tante cose, anche nella personalità. E questo nonostante la squadra fosse tutto meno che giovane. Se vogliamo smuovere la classifica dobbiamo migliorare in fretta”.

Il rientro di Marchetti è una nota positiva?

“Assolutamente si. Ha personalità e presenza sul campo da vendere. E’ un valore aggiunto”.

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