2014
Palermo-Lazio, Miccichè: “Entrambe le squadre meritavano più punti in classifica, ma il nostro umore è alto”
Il vicepresidente del Palermo Guglielmo Miccichè è stato intervistato da Radiosei in vista della partita di domani tra i rosanero e la Lazio. “Diciamo che gli ultimi due risultati ci danno entusiasmo. Aver pareggiato in casa con l’Inter e aver impattato anche a Napoli ci ha dato grande gioia. L’umore è alto. Speriamo di fare una buona partita contro una squadra che, dall’inizio del campionato, ha raccolto meno di quello che ha fatto vedere”.
Quanti punti dovrebbero avere le due squadre dopo le prime quattro partite?
“Il Palermo oggi piange i punti persi al 93’ contro la Samp. Abbiamo perso due punti in una partita che abbiamo sempre avuto in pugno e che meritavamo di vincere. Non c’è dubbio che la Lazio meritava i tre punti a Genova, e anche contro l’Udinese doveva perdere”.
Si parla molto di Belotti, che giocatore è?
“È un giocatore con un gran senso del gol. Lo scorso anno ci ha risolto tanti problemi: è un gran colpitore di testa oltre ad essere bravo con entrambi i piedi. Ha solo venti anni e insieme a Dybala e Vazquez forma un tridente di cui tutta la città va orgogliosa. È tutta la squadra che sta entrando in condizione, comunque”.
Il direttore sportivo ha lavorato molto bene in estate…
“Noi abbiamo tanti giovani che dobbiamo ancora valutare e ci sarà occasione per schierarli. In tutte le zone del campo abbiamo numerose scelte. Poi sta a Iachini metterli in campo. Penso che sia una squadra competitiva e che non dovrebbe avere problemi a salvarsi”.
In estate ci sono state trattative tra Lazio e Palermo?
“Non che mi risulti. Sabatini ha sempre stimato Hernandez ad esempio, ma anche quando stava alla Lazio non credo che si siano mai stati dei sondaggi per lui o per altri giocatori”.
Tra le due società c’è un buon rapporto. Cosa cambierà secondo lei col nuovo corso in Federazione?
“L’Italia in questo periodo vive un momento di difficoltà: basti pensare all’ultimo Mondiale o alla fatica che fanno le squadre di club ad imporsi a livello europeo. Dopo l’Inter nel 2010 c’è stato il vuoto. Ci aspettiamo dei cambiamenti, già sono state fatte delle proposte: riduzione delle squadre che prenderanno parte al campionato e contenimento del numero di straniere per squadra. Tutto sommato mi sembra ci sia la voglia di cambiare le cose”.