2014
L’ex Foggia: “Bravo Pioli, lasciatelo lavorare. Caso Keita? Le parole del suo agente sono una mancanza di rispetto”
L’ex calciatore biancoceleste, Pasquale Foggia è intervenuto ai microfoni di Radio IES per una chiacchierata sulla Lazio e su quelli che sono i suoi progetti attuali: “Ho da poco rescisso il mio contratto con la Salernitana, ora sto aspettando la proposta giusta. Con la società non c’è stato nessun problema, ho preso questa decisione per esigenze familiari. Adesso devo ponderare bene la mia scelta, sto valutando le proposte che mi sono arrivate. Per il momento mi sto dedicando ai ragazzi della mia scuola calcio. Il mio futuro è questo. Quando smetterò di giocare non mi vedo assolutamente in panchina, preferisco pensare ad una prospettiva legata ai settori giovanili. Con i ragazzi si vive il calcio vero quello fatto di rapporti puri e veri. Ci tengo a precisare che non c’è stato nessun probelma con il presidente Lotito. anzi ci siamo lasciati benissimo con il presidente. Ci sentiamo spesso ancora oggi. Non sono sorpreso dalla sua scalata in federazione. E’ sempre stato ambizioso, sta portando avanti le sue idee e le sta affermando. Ben venga se riuscirà a dare un contributo per risollevare il calcio Italiano che oggi è ai minimi storici. Molto dietro rispetto a tanti paesi che fino a qualche anno fa ci guardavano soltanto in tv”.
“CHE BRAVO PIOLI” – Quando la discussione si è spostata sulla Lazio, Foggia ha speso particolari parole di elogio per Stefano Pioli: “Ho giocato e visto tantissime partite in tanti anni ma un primo tempo come quello della Lazio a Genova faccio fatica a ricordarlo. Purtroppo oggi in Italia si vedono partite brutte e troppo tattiche che penalizzano lo spettacolo e quindi i tifosi. Nel nostro paese si pensa soltanto al risultato ad ogni costo, dopo un pareggio o addirittura una sconfitta si mette in discussione un intero progetto tecnico. La Lazio mi ha stupito nel calciomercato, acquisti importanti sono arrivati calciatori veri. Non vivo Pioli quotidianamente ma mi piace la sua idea di calcio. Aggredisce oltre la metà campo, vuole sempre fare la partita, il suo è un calcio propositivo. Pioli deve portare avanti la sua idea di calcio anche se i risultati non dovessero arrivare subito. Candreva è il leader di questa squadra. Lo ha dimostrato sul campo e fuori. Nonostante i tanti problemi iniziali nella sua avventura biancoceleste non ha mai mollato continuando a lavorare con determinazione. Io lo conosco personalmente e lo ritengo, al momento, il simbolo di questa Lazio. Però non dimentichiamoci Ledesma che negli ultimi anni ha dato tantissimo per questa maglia”.
CASO KEITA – Foggia si è espresso anche a proposito di Keita, escluso nelle ultime due partite: “Il dualismo Keita-Felipe Anderson? A me Keita piace tantissimo però Felipe Anderson mi ha impressionato per condizione psicofisica e qualità. Sono due calciatori che possono fare la fortuna della Lazio. Keita ha dalla sua anche la giovanissima età però deve imparare ad accettare le esclusioni. Leggere le parole del suo procuratore dopo due panchine da la percezione di quanto sia sbagliato il nostro sistema calcio. Chi circonda un talento così puro e giovane deve saperlo consigliare. Il suo procuratore dovrebbe far capire al ragazzo che a 19 anni è fortunato perchè gioca nella Lazio, guadagna già tanti soldi e deve rimanere sereno. Quelle parole sono una mancanza di rispetto per l’allenatore, la società, i tifosi e soprattutto per i compagni. Soprattutto quelli, come Ledesma, che nonostante la loro storia, esperienza ed età accettano le scelte del mister senza nessuna polemica. Però ripeto sia lui che Felipe Anderson sono un valore aggiunto”.
LAZIO DA EUROPA – Il folletto campano ha molto apprezzato la campagna acquisti svolta dalla società biancoceleste ed è convinto che si possa puntare in alto: “Djordjevic e tutti i nuovi acquisti sono di valore indiscusso. Non capisco come si faceva a criticare, come ho sentito, l’attaccante serbo. E poi alle loro spalle ci sono giocatori affidabili. Mauri ha dimostrato negli anni di garantire sempre continuità di rendimento. E’ un centrocampista moderno che sa difendere ad attaccare. Lui nella capacità d’inserimento, insieme ad Hamsik, è il più forte in Italia. Questa Lazio deve puntare al terzo posto. Parlare di scudetto o secanda posizione sarebbe poco realistico vedendo Roma e Juventus. Però l’Europa è la collocazione naturale per una squadra e una piazza così importante. Gli ingredienti ci sono tutti, dalla campagna acquisti al grande lavoro di Pioli. Le altre squadre non mi sembrano irresistibili, hanno tutte dei problemi e quindi la Lazio ha il dovere di puntare al piazzamento Champions, poi se andrà male comunque si arriverà in Europa”.