Ledesma, tutto fermo per il rinnovo D’Ippolito: “Non c’è fretta, aspettiamo”

AGGIORNAMENTO ORE 16:25 – Intercettato dai microfoni di Calciomercato.com, Vincenzo D’Ippolito ha detto di trovarsi in Argentina e di non avere incontri imminenti in programma con la Lazio. “Non c’è fretta, aspettiamo” ha aggiunto il procuratore di Ledesma.

AGGIORNAMENTO ORE 13,55 – Secondo quanto riportato in esclusiva da alfredopedullà.com, non sono previsti, contrariamente a quanto pubblicato da diverse fonti, incontri tra la Lazio e il suo agente Vincenzo D’Ippolito nel prossimo fine settimana. Normale pensare che il club di Lotito non intenda perdere a parametro zero un giocatore così importante, ma per il momento la situazione è ferma. E non ci sono summit in agenda.

Dopo tanti anni e tante battaglie certi passaggi dovrebbero essere scontati. Bastano una strizzata d’occhio e una stretta di mano a sottolineare l’intesa, di solito funziona così, soprattutto se il soggetto in causa è capitano di lungo corso nonché uno dei leader dello spogliatoio come Cristian Ledesma. Secondo l’edizione locale del Corriere della sera, tutto fa pensare che il problema dell’argentino sia il suo carisma “scomodo”. Fatto sta che nel fine settimana Ledesma incontrerà la Lazio per discutere del prolungamento del suo contratto che scade il 30 giugno del 2015. Pare strano, ma oggi quella di restare è solo un’eventualità per il 32enne italo-argentino che a Roma pensava di aver messo radici. Lì, a Formello, si parlerà un po’ di tutto: dell’inizio di stagione che ha visto Ledesma andare incontro a bocciature plurime, dal tentativo estivo di piazzarlo all’Inter a quelle sul campo, fino alle possibilità per il futuro, un ruolo che probabilmente non sarà più centrale nella Lazio. E i soldi? Per il giocatore, che al momento guadagna 1,3 milioni l’anno, non sono mai stati un problema. In estate si era così sbilanciato sulla volontà di chiudere la carriera in maglia biancoceleste che si era pensato addirittura ad una firma in bianco. Invece la proposta dirà molto sulla voglia e sulla considerazione che la Lazio nutre nei confronti di chi vanta 306 presenze messe in fila in otto anni più l’inizio del nono, settimo recordman di sempre. Al momento la considerazione è solo teorica, in effetti il percorso di Ledesma è caratterizzato da discese e risalite. Parte fuori e poi torna protagonista, sempre così. Nella pratica attuale, comunque, la bocciatura è doppia: dalla virata su Biglia, l’uomo a cui Pioli ha consegnato il compito di scandire i ritmi della squadra, all’adattamento di Parolo anche quando il modulo è stato modificato per l’infortuno dell’ex Anderlecht. La bandiera rischia di essere ammainata, insomma.