Lazio, con questo spirito puoi alzare l’asticella

Quattro vittorie consecutive in campionato, l’espressione di un gioco convincente, la consacrazione di alcuni giocatori inizalmente avvolti dallo scetticismo. Tutti insieme, questi fattori, fanno della Lazio una delle squadre che in queste prime 8 giornate ha destato le migliori impressioni.

L’obiettivo stagionale della squadra di Pioli è la riconquista dell’Europa. Il tecnico ha firmato un contratto con opzione di rinnovo automatico, legato proprio al raggiungimento del traguardo europeo. Non importa quale. Se sarà quello più prestigioso ben venga. L’importante è mantenere immutato lo spirito visto nelle ultime gare. Quello di una squadra aggressiva e propositiva, che difende attaccando e lotta su ogni pallone. I presupposti ci sono: l’organico a disposizione dell’allenatore è sicuramente migliore rispetto alle passate stagioni: ci sono più alternative per ruolo e interpreti di spessore in ogni reparto. Non a caso, il Campione del Mondo Miro Klose, alla quarta stagione con l’aquila sul petto, ha affermato: “Questa è la Lazio più forte da quando sono a Roma”.

Eppure l’avvio della compagine biancoceleste non era stato dei migliori, almeno dal punto di vista dei risultati: i ko contro Milan, Udinese e Genoa, nonostante il buon gioco espresso dalla squadra, avevano alimentato i mugugni della piazza. La Lazio era stata anche sfortunata: solo a Genoa aveva perso Gentiletti per quasi tutta la stagione, oltre a Basta e Biglia per diverse partite. Pioli e i suoi sono stati molto bravi a fare rapidamente quadrato e nel giro di poco tempo a correggere i limiti palesati dalla squadra.

La gara di Palermo ha segnato una svolta nel campionato della Lazio: dopo i 4 gol rifilati ai rosanero qualcosa è cambiato. Si è accesa la stella di Filip Djordjevic, autore fin qui di 5 gol, i due olandesi Braafheid e De Vrij hanno dimostrato tutto il loro valore, e il ritorno di Biglia a partire dal match di Firenze ha ridato fosforo al centrocampo. 12 punti in 4 partite hanno consentito alla Lazio di portarsi al quinto posto, a una manciata di punti dai piani alti della classifica. E anche il pubblico laziale ha risposto presente, tornando in massa allo stadio ad incitare i propri colori sia all’Olimpico che in trasferta.

In molti vedono la squadra di Pioli favorita per il raggiungimento del terzo posto, ritenendola più completa di Milan, Fiorentina e Napoli, sia a livello di organico che per quanto concerne il gioco espresso. La bravura del tecnico emiliano, tuttavia, dovrà consistere anche nel tenere con i piedi per terra il suo gruppo, continuare a ragionare partita dopo partita, senza fare calcoli. A partire dalla trasferta di Verona contro l’Hellas. L’anno scorso fu la gara che segnò ufficialmente la crisi biancoceleste, con il successivo esonero di Petkovic e il subentro di Reja. A distanza di un anno le cose sembrano diverse, questa Lazio ha un’ossatura più solida: se la squadra rimarrà umile e darà continuità ai risultati, perchè non alzare l’asticella?