2014
Lotito: “Figc estromessa dal Coni”
Nell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, si affronta lo scontro tra Figc e Coni sul taglio da 22 milioni e mezzo di euro. Ieri, Tavecchio è tornato a casa, mentre Malagò ha preferito non tornare sull’argomento. In questo momento i discorsi ufficiali non possono allontanarsi dallo spartito della lunga giornata di martedì al Foro Italico, conclusasi con il doppio di sì di Giunta (due voti contro: Carraro e Abete) e Consiglio nazionale (due astenuti: Iacoianni e Tommasi) al nuovo sistema di distribuzione dei soldi per l’«attività sportiva» delle federazioni. Claudio Lotito è il primo a rompere il silenzio ed ai microfoni di Tgcom 24 dichiara: “La possibilità di uscire dal Coni è una scelta che compete all’organismo nella sua totalità, non a una singola personalità. Se uno vive in un sistema e in questo sistema si crea un cannibalismo a danno di una componente e non è più in grado di assolvere quel compito per cui è stato costruito, non se ne esce dal Coni, di fatto viene estromessa dal Coni. I tagli andrebbero a colpire tutti i settori dilettantistici”.
La risposta – Petrucci, il presidente del basket, non ha le stesse idee del presidente della Lazio e risponde: “L’esperienza di tanti anni da dirigente sportivo mi fa dire che si tratta di una prospettiva impossibile. Ci sono delle leggi dello Stato che affidano al Coni il ruolo di gestione di tutte le discipline sportive, dilettantistiche e professionistiche, gestione che viene poi delegata alle federazioni. Sarebbe molto più opportuno essere umili e trattare con il presidente del Coni senza far balenare progetti che non hanno alcuna possibilità di riuscita”.
Tesoretto rimpicciolito – E’ probabile che sarà la prossima, la settimana decisiva. Si devono far svaporare le tensioni il più possibile per poter tentare un riavvicinamento. I margini però sono molto stretti. Il famoso tesoretto è stato già ampiamente utilizzato e sono rimasti al massimo 4-5 milioni di euro che non possono essere spesi tutti per il calcio. Intanto la preoccupazione di Tavecchio sembra quella di tenere tutti assieme, Leghe e componenti tecniche, calciatori e allenatori, che l’11 agosto votarono Albertini. Una carta da giocare nel confronto con Malagò.
Rocco Fabio Musolino