2014
Giordano: “La Lazio può battere la Juventus. Djordjevic è un attaccante completo, ma c’è anche Klose”
Era il 2 ottobre 1977 e la Lazio superò la Juventus per 3-0 all’Olimpico. A segnare una doppietta c’era Bruno Giordano, che a La Gazzetta dello Sport ricorda: “Avevamo di fronte una squadrone con campioni da Zoff a Scirea, Tardelli e Bettega. In panchina Trapattoni. Quell’anno vinsero il secondo scudetto di fila“.
Si può fare un paragone tra la sfida di sabato e quella del 1977?
“Sì, perché quella Lazio di Vinicio, che giocava a zona, mi ricorda molto la formazione di Pioli. In campo c’erano Wilson, Manfredonia, Agostinelli e Garlaschelli. Gente di qualità che sapeva giocare. Così come questa Lazio si fa apprezzare per il bel calcio. Anche la Juve di Allegri è molto forte, ma non imbattibile“.
Pioli ha subito dato un’impronta?
“Un tecnico capace ed equilibrato. La sua Lazio, sin dall’inizio, ha scelto la strada del gioco, anche quando mancavano i risultati. Pioli ha avuto sicuramente un buon approccio con Roma, che come ambiente può anche stritolarti”.
Con i gol di Djordjevic e Klose la strada è meno difficile?
“Djordjevic si è saputo inserire subito nel campionato italiano. Mi sembra completo come attaccante. Bravo di testa e con i piedi, ma anche nel pressare e nel creare spazi. Ovviamente non può inventarsi da solo i gol: serve l’apporto della squadra. Klose è un’icona a livello mondiale. A 36 anni ha ancora un fisico integro. La Lazio può contare sui suoi gol anche per questa stagione“.
In avanti si attende l’esplosione di Keita?
“Ha grandi qualità, ma deve dimostrarle. Il tempo è dalla sua parte per acquisire la continuità dei veri campioni”.
Sempre più fondamentale Candreva…
“Per me è a grandi livelli già da un paio di stagioni. A 27 anni ha ancora margini per crescere ma già ha raggiunto una dimensione internazionale“.
Chi possono essere gli uomini decisivi per la gara dell’Olimpico?
“Per la Lazio, appunto, Candreva. È il giocatore che può portare al gol la squadra. Che segni Klose o Djordjevic, cambia poco. Il gioco a rete viene indirizzato sempre da Candreva. Dall’altra parte, può essere Tevez. Guai a concedergli un corridoio libero. L’azione di quel gol con slalom al Parma è davvero spettacolare. Ma mi ha colpito molto anche Morata. Sta dimostrando di avere grandi prospettive su qualità già di primo piano visto che ha appena 22 anni e un’esperienza importante vissuta con il Real Madrid”.
Può la Lazio di Pioli battere la Juventus?
“Il livello attuale del nostro calcio italiano non è alto. Dispiace ma è così. La dice tutta l’immagine della Nazionale che si accontenta di stare nella propria metà campo contro una squadra buona, ma non straordinaria come la Croazia. Quindi, in campionato c’è più equilibrio di quanto possa sembrare. La Juve può avere problemi se non troverà spazi. Così la Lazio ha tutti i mezzi per imporsi. L’Olimpico potrà dare una spinta in più in una partita che è sempre stata speciale“.