2013
Bollini: “La classifica non conta, la guarderemo solo dopo la partita”
Albero Bollini, tecnico della Primavera laziale. a pochi minuti dall’inizio del derby decisivo per la classifica, è intervenuto ai microfoni di Sportitalia: “Questa partita ha sempre un fascino particolare, aldilà della classifica e del momento della stagione. Si affrontano due squadre che sanno giocare a calcio e che fanno anche dell’educazione e al giorno d’oggi non è poco, anzi è fondamentale, è un aspetto determinante nella tecnica e nella tattica, mi riferisco anche ad Alberto De Rossi, mio collega al quale faccio i complimenti per quanto ha fatto e quanto sta facendo. Sui numeri è la verità, quest’anno il Catania è stato più di una sorpresa, il nostro è un girone molto competitivo, dove il Napoli l’ha fatta da padrone fino a un mese fa ma è tutt’ora in corsa per l’accesso ai primi due posti che da diritto alla final eight. Noi in questo momento stiamo bene in classifica in questa posizione, ad oggi siamo secondi con una gara in meno. Far risultato oggi, cercare di portare a casa la vittoria sarebbe determinante, ma sappiamo anche di aver di fronte una grande squadra aldilà dei quattro punti in meno rispetto a noi”.
La classifica può cambiare l’atteggiamento in campo, in particolare il poter gestire questi quattro punti in più può cambiare qualcosa a livello mentale al momento del fischio d’inizio?
“Assolutamente no, primo perché non è nella mia indole, secondo perché è un derby e terzo perché sono due squadre abituate ad attaccare quindi non ci saranno calcoli, eventualmente si guarderà alla classifica a fine partita”.
Come all’andata anticipate il derby dei grandi anche in questo caso cosa cambia per i giocatori? in questo caso c’è qualche giorno da aspettare però si può dare un segnale per stemperare gli animi in vista del derby di lunedì?
“Roma è una città che vive di tante cose, ma il calcio è sicuramente sul podio di questa città. Vivere un derby prima del derby dei grandi significa vivere una settimana particolare a livello sportivo, a livello di sani sfottò, di adrenalina e di tensione. Vivere di calcio e di sport a Roma è una cosa unica, e noi cercheremo di onorare al meglio la nostra maglia considerando tra l’altro che la nostra prima squadra gioca domani in Europa League e ha con sé tre giocatori che potrebbero essere con noi, perlomeno Crecco lo è stato fino a qualche giorno fa, Guerrieri che farà il terzo portiere e Rozzi. Noi ultimamente stiamo giocando con tanti debuttanti anche oggi ci saranno cinque classe ’95 in campo nei primi undici”.
A proposito dei convocati con la prima squadra, se da una parte è un onore, dall’altra può crearvi problemi di formazione per questa partita?
“Il bicchiere è mezzo pieno quando dici che conta valorizzare i giovani e la primavera è il serbatoio della prima squadra. Noi di questo siamo molto contenti, l’importante è che siamo tutti d’accordo anche perché gli altri cercheranno di combattere in maniera sportiva nel miglior modo possibile. Il massimo è valorizzare i singoli, avere la classifica e avere un gruppo che sa ritagliarsi delle grandi soddisfazioni”.