La tortuosa strada di Novaretti: dal flop della scorsa stagione alla rinascita di ‘San Siro’

Sembrava con le valigie in mano, Anderlecht e Olympiacos aveva bussato alla porta. L’ottima prestazione in Coppa Italia a San Siro, dopo l’infortunio di Mauricio, ha fatto cambiare idea alla dirigenza biancoceleste. Diego Novaretti ha acquistato maggiore considerazione, non è più l’oggetto misterioso di poco tempo fa. Queste le sue parole alla fine della gara contro il Milan, riportate da Il Corriere dello Sport “Da quando sono arrivato ci sono tante cose che sono cambiate, l’ambientamento procede bene, comincio a capire meglio il calcio italiano. Questa partita è una risposta per me, non per la società. Il segreto è Pioli, sta facendo grandi cose per noi”. Col Cesena Stefano Pioli ha scelto la coppia Mauricio-Cana, forse l’argentino avrebbe meritato una chance. Il difensore è arrivato lo scorso anno, quando la Lazio visse un periodo penalizzante per tutti, anche per Felipe Anderson. Il ‘Flaco’ non ha mai trovato continuità, forse è questo che gli è mancato. Non è facile giocare col contagocce, non è facile cancellare qualche errore commesso in precedenza se non hai  il tempo necessario per riparare. E’ un cammino tutto in salita il suo, ha sofferto anche per un infortunio l’anno scorso e quest’anno non gli ha dato pace un ginocchio. Non s’è arreso Diego, ha trovato la forza necessaria dentro se stesso. Fisico, esperienza, grinta argentina: sembrava l’acquisto migliore nell’estate 2013, ma non fu così. A distanza di un anno e mezzo può farsi largo, vuole dimostrare di che pasta è fatto. A 12 anni consegnò una lettera alla madre dove illustrò il futuro: “Scrissi che avrei giocato a pallone, che sarei arrivato nella massima divisione e in Nazionale, che avrei giocato in un campionato importante come quello messicano e che sarei andato in Europa. Molte cose si sono verificate, le ho realizzate attraverso il sacrificio, il sudore, le sofferenze”. Novaretti non ha mai smesso di impegnarsi, è il momento di tornare a sognare.