Clamoroso Palermo, Zamparini attacca Iachini: "L'allenatore non capisce che con la difesa a tre abbiamo beccato 38 gol... Per fortuna che abbiamo Dybala e Vazquez" - Lazio News 24
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Clamoroso Palermo, Zamparini attacca Iachini: “L’allenatore non capisce che con la difesa a tre abbiamo beccato 38 gol… Per fortuna che abbiamo Dybala e Vazquez”

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Palermo Clamoroso! Zamparini attacca all’improvviso Iachini. Con forza, con veemenza. Un fiume in piena che tutto trascina e travolge. «La questione è una – precisa il presidente- volevo evidenziare un dato che l’allenatore non riesce ancora a capire malgrado le mie proteste: in 22 partite, giocando con la difesa a tre, che poi non è a tre ma a cinque, abbiamo beccato 38 gol e regolarmente consegniamo il centrocampo agli avversari. La media di 1.73 a partita che sarebbe da retrocessione, per fortuna abbiamo davanti Vazquez e Dybala. Dopo Napoli avevo detto a Iachini di cambiare ma lui ha voluto fare di testa sua. Ora mi sono rotto …, punto e basta. Nient’altro».

ZAMPATE – Una furia Zamparini, deluso e arrabbiato per la sconfitta. Poche parole, un messaggio neppure criptato, frasi di fuoco proprio nel giorno di un primato particolare raggiunto da Beppe Iachini, le sessanta panchine consecutive in campionato. Come Guidolin. Un altro record. A tre giorni dal traguardo di allenatore più longevo dell’era del mangia-allenatori, 520 giorni uno in più del tecnico di Castelfranco Veneto. Iachini, come Guidolin e Delio Rossi, amato e odiato. Per sua fortuna, non ancora licenziato. Sorte che invece toccò più volte a Guidolin, una vera e propria telenovela tra esoneri e ritorni; e a Delio Rossi accusato, al contrario di Iachini, di praticare la difesa a quattro e non a tre. Il sistema, si diceva, che piaceva a Zamparini tanto che con l’arrivo di Iachini, tutto sembrava tornato alla normalità. Il tecnico aveva smantellato la difesa di Gattuso passando a tre, il presidente era soddisfatto. Tattica che in B aveva portato al trionfo. Iachini è ripartito in A, grosso modo con la stessa squadra di B ed il Palermo è diventato una delle sorprese della stagione anche se in effetti la difesa soffre e ha imbarcato un sacco di gol soprattutto su palle inattive. Ma sull’argomento Iachini è stato più volte categorico: “lavoro e crescita”. Come dire, altra sua famosa battuta, che “non sono un mago” e che i risultati e i punti conquistati scaturiscono da una costante applicazione che parte da lontano e contempla innanzi tutto proprio l’evoluzione di vari elementi a partire Vazquez e Dybala, il primo fuori squadra e l’altro ancora troppo acerbo, quando arrivò a Palermo.

SCENARI – L’uscita di Zamparini apre nuovi scenari? Se la posizione di Iachini è blindata da un contratto di un altro anno più l’opzione per il terzo, è anche vero che quando Zamparini perde le staffe tutti i rapporti diventano a rischio. Fatto sta che interpellato in conferenza stampa, alla vigilia di Roma, sul suo futuro, Iachini ha risposto: «Sono qui, ho il contratto, c’è poco da dire. Per ora sono del Palermo, passiamo ad altra domanda». Una maniera per evitare contrasti, la voglia di non discutere su un domani tutt’altro che disegnato soprattutto se il Palermo dovesse continuare a cedere o perdere altri elementi della struttura che ha fatto gridare al miracolo. Intanto preoccupa l’uscita di Zamparini: semplice irritazione, tirata di orecchie o primi dissapori? La stima che lega i due personaggi fa pensare che l’attrito debba rientrare. Zamparini ha dichiarato nei giorni scorsi che con Iachini c’è piena sintonia di programmi, ma è sicuro che Iachini non gradirebbe ricominciare la prossima stagione con una squadra tutta nuova, almeno nei ruoli più importanti. Ci sarà anche da affrontare il caso Barreto che in settimana (vista l’espulsione e la conseguente squalifica non giocherà) potrebbe pensare di fare chiarezza sulla sua posizione. Una cosa è sicura: Iachini non è più e solo il tecnico vincente in B. Le sirene oggi non mancano e potrebbe essere tentato da una suggestiva avventura. A meno che, come altre volte, il ciclone Zamparini passi senza conseguenze. Con una telefonata e una pacca sulle spalle.

Corriere dello Sport

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