2015
Il capolavoro di Pioli: la rosa biancoceleste adesso vale quattro volte di più
Duecento milioni di euro. Cioè: non solo il gioco, lo spettacolo e l’obiettivo Champions (ovvero 30 milioni «cash»), il capolavoro di Stefano Pioli è soprattutto economico. A tanto ammonta ad oggi la stima della rosa della Lazio, valore quadruplicato rispetto a quando, la scorsa estate, il tecnico arrivò a Formello dribblando gli scettici e i tanti concorrenti alla panchina. È bastato cambiare la dieta, bandire insaccati e formaggi e introdurre dosi massicce di cereali, per ottenere una condizione atletica esplosiva e spalmata su tutto l’arco della stagione. E soprattutto è stato necessario virare nello spirito, proprio come ammesso pure da Mauri («Una volta eravamo bravi a far giocare male gli avversari, oggi giochiamo bene noi»), cioè più tecnica e meno complessi di inferiorità. Così la Lazio ha svoltato. Nel gioco, sì, ma soprattutto nel patrimonio. Un paio di esempi: come riporta Il Corriere della Sera, Felipe Anderson è costato circa 9 milioni di euro e oggi vale quasi quattro volte tanto (circa 30 milioni) e l’anno prossimo il suo valore potrebbe schizzare alle stelle; De Vrij, costo del cartellino 6,5 milioni e valore attuale superiore ai 20. Ma lo stesso vale per quasi tutti, almeno per quelli che frequentano il campo con una certa regolarità: da Biglia, costato circa 10 milioni, precipitato a 4 sotto la gestione Reja e per il quale adesso Lotito non scenderebbe mai sotto i 25 se si presentasse un eventuale compratore. Fino a Cavanda, pure lui adesso può fruttare un buon gruzzolo. Unico neo è Keita, giocatore che Pioli ha trovato in rampa di lancio, stime intorno ai 20-25 milioni, ma le cui azioni adesso sono in caduta libera: «Massimo 12 milioni», filtra con una certa ansia dall’entourage di Keita. Tanta grazia, però, è solo potenziale: i calciatori costituiscono patrimonio della società, certo, ma la grana arriva solo in caso di cessione. Il che mette Lotito di fronte al bivio: riuscirà alla tentazione di fare cassa nel caso in cui Pioli non riuscisse ad aprire la cassaforte Champions?