Mauricio si racconta: "La forza della Lazio è il gruppo. Il mio segreto? Lavoro, attenzione e dedizione" - Lazio News 24
Connettiti con noi

2015

Mauricio si racconta: “La forza della Lazio è il gruppo. Il mio segreto? Lavoro, attenzione e dedizione”

Avatar di Redazione LazioNews24

Pubblicato

su

Ha rilasciato una lunga intervista al portale globesport.com il difensore della Lazio Mauricio. Nell’intervista il giocatore racconta del suo arrivo a Roma, l’ adattamento al campionato italiano e il buon momento della Lazio.

La Lazio ha conquistato la sesta vittoria consecutiva. E’ il momento migliore della tua carriera?

“Grazie a Dio da quando sono qui sta andando tutto molto bene, l’obiettivo della squadra è quello di focalizzarci sempre sulla gara successiva. E’ uno dei momenti più belli della mia carriera, ho sempre sognato di giocare in Europa”

Ti sei ambientato al campionato italiano? Ci sono molte differenze rispetto a quello portoghese?

“In Portogallo il calcio è molto diverso da quello italiano, qui l’allenatore ci chiede di fare pressing e ridurre gli spazi. In Portogallo invece gli spazi sono maggiori e il calcio è più veloce. Mi sto ancora ambientando ma Ederson e Felipe mi hanno aiutato molto come anche il mister. Con gli altri brasiliani mi trovo molto bene, sono due persone fantastiche. Un altro brasiliano che mi ha aiutato molto è Cesar, ex giocatore della Lazio, mi ha aiutato a comprare casa e un’ auto, è una persona che non dimenticherò mai. Non parlo ancora benissimo l’italiano ma adesso a casa avrò ancora più tempo per studiare”

Le differenze rispetto al Brasile?

“In Brasile i difensori salgono molto. Poi il Brasile è il Brasile e si possono trovare dei giocatori fortissimi, a livello tattico però non c’è paragone con il calcio italiano, inoltre in Europa ci sono i migliori tecnici del mondo. Qui il calcio è più attento alle posizioni, tecnicamente è molto bello ma anche molto difficile perchè il gioco è continuativo”

Il punto di forza della Lazio?

“Il nostro punto di forza è il gruppo, diciamo sempre che la miglior difesa è l’attacco. Davanti abbiamo calciatori del calibro di Klose, Anderson e Candreva. Io e De Vrij ci limitiamo a non far fare gol agli avversari perchè il nostro attacco è molto forte”

Credete nella Champions?

“Sarebbe bellissimo e per me sarebbe la seconda volta. La Lazio è una grande squadra e non può rimanere fuori dall’Europa, ma l’obiettivo non è ancora raggiunto. Il tifo è molto bello e quando sono arrivato la curva mi ha accolto in modo molto bello. Stimolante è anche la rivalità con la Roma, anche se non ho ancora giocato un derby mi hanno detto che si inizia a parlare della gara già un mese prima”

I tifosi vogliono il sorpasso sulla Roma?

“I tifosi vorrebbero vederci il più in alto possibile. La Juventus ha preso il largo ed ormai è impossibile raggiungerla, noi pensiamo a vincere tutte le gare ma ovviamente sarebe bellissimo arrivare davanti ai giallorossi. Sappiamo quanto sia importante per i tifosi e per noi stessi, quando vado a cena fuori e incontro i tifosi mi dicono sempre “Siamo solo ad punto!”

Cosa ti dicono da Lisbona?

“A Lisbona mi chiamavano lo ‘sceriffo’, i tifosi mi hanno sempre trattato bene ancora oggi mi scrivono nei social network. Spero di farmi voler bene anche qui alla Lazio”

Come è stato l’arrivo in Europa?

“Quando lo Sporting mi ha acquistato, dopo le mie passate esperienze, è stato uno dei momenti migliori della mia carriera. Era quello che avevo sempre sognato e desiderato. Un’occasione unica”

TI sei adattato velocemente e hai giocato anche la Champions…

“Il mio compagno all’epoca era Marcos Rojo che oggi gioca nel Manchester mi ha aiutato molto e siamo ancora molto amici, come con Leonardo Jardim che oggi gioca a Monaco. Rojo mi disse che se avessi mostrato dedizione in Portogallo sarei diventato un idolo. Così mi sono guadagnato il rispetto dei tifosi e della società. Quando mi sono trasferito alla Lazio il presidente dello Sporting mi ha detto che per me qui le porte sono sempre aperte. Il mio segreto è essere sempre umile, attento e dedito”

Anche a Roma ti sei ambientato molto velocemente…

“Sono arrivato il venerdì e la domenica ho giocato contro il Milan, nel mentre sono andato anche due volte a Lisbona per risolvere delle pratiche burocratiche. Ero stanco ma ho trovato subito la giusta concentrazione. Quando sono entrato in campo mi sono detto che dovevo cogliere questa opportunità e anche i tifosi mi hanno sostenuto da subito. E’ stato sorprendente iniziare così ma sono stato molto felice”

Quanto è importante Klose nello spogliatoio?

“Klose è un esempio, nonostante sia un campione del mondo è sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via in allenamento. E’ un sogno giocare insieme ad un campione come lui, inoltre è molto umile e mi sta aiutando tanto. E’ una di quelle cose che un giorno potrà raccontare ai miei nipoti”

Ti ricordi il litigio con Obinna nel 2009?

“Ormai sono passati sei anni ed è tutto risolto. Ero un ragazzo immaturo all’epoca, litigammo per un motivo banale perchè lui mi disse che avevo sbagliato una marcatura e io gli risposi che neanche lui aveva fatto un buon lavoro. In quel periodo ho sofferto abbastanza perchè le prestazioni della squadra erano pessime. Ringrazierò sempre il Palmeiras per tutto quello che ha fatto per me, la terrò sempre nel cuore. Oggi con Obinna è tutto risolto, ci commentiamo anche le foto su Instagram, lui si trova molto bene in Giappone”

Quali sono state le conseguenze dell’accaduto?

“Mi mandarono al Gremio ma feci quasi sempre panchina, così chiesi di essere ceduto e andai al Portuguesa in prestito e feci molto bene. Poi andai al Victoria in serieB e infine fui richiamato da Scolari. Prima dello Sporting giocai anche nel Vitoria e nello Joinville”

A 25 anni, dopo le tue esperienze, hai trovato una certa maturità?

“Si sono maturato abbastanza, ho imparato ad essere uomo e a rispettare il mio lavoro. Quando ho capito che tutto dipendeva da me allora mi sono messo sulla strada giusta. Il mio sogno è quello di tutti i calciatori: giocare in un grande club, d’ora in poi tutto ciò che ottenfo sarà il frutto del mio lavoro, se poi Dio vorrà ce io vada in un altro posto, andrò. Qui alla Lazio è fantastico e se raggiungeremo l’Europa lo sarà ancora di più”

Sogni la Nazionale?

“Prendo esempio da Hernanes, giocando nella Lazio si è fatto notare ed ha disputato il Mondiale, con tanta tenacia e umiltà ci riuscirò. Thiago Silva e David Luiz sono grandi giocatori e militano in grandi club, devo prendere esempio da loro e aspettare il mio momento che sono sicuro arriverà”

Pensi di tornare al Palmeiras?

“Non so dire se si o no, ma un giorno mi piacerebbe tornare. Vorrei mostrare ai giocatori il Mauricio di oggi ed essere un esempio. Mostrargli che dipende tutto da noi stessi”.

Copyright 2024 © riproduzione riservata Lazio News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 46 del 07/09/2021 Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review s.r.l. Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a S.S. Lazio S.p.A. Il marchio Lazio è di esclusiva proprietà di S.S. Lazio S.p.A.