2015
Lulic, una nuova ‘freccia’ nell’arco di Pioli
Senad Lulic è tornato a sfrecciare sulla via che porta al gol. Una buona notizia per la Lazio, quanto mai interessata ad avere nelle migliori condizioni il suo esterno per il rush finale di stagione. Sabato il 29enne di Mostar ha annusato il percorso per segnare. Tutti suoi i tre assist per la tripletta di Dzeko nella gara vinta dalla Bosnia ad Andorra. «Non importa chi segna o chi fa l’assist decisivo, l’essenziale è ottenere i tre punti. Siamo costretti a vincere nelle prossime partite in modo da avere la possibilità di qualificarci per l’Europa» ha spiegato Lulic dal ritiro della Nazionale. Guardando la classifica, tutto pare in salita per la Bosnia, penultima a 5 punti nel girone B capitanato dal Galles a quota 11, seguito da Israele a 2 punti.
RITORNO COL TRIS – Conti e prospettive della Bosnia a parte, le giocate di Lulic contro Andorra hanno strappato elogi. Un bel colpo di tacco per ispirare il vantaggio, poi incursioni a spaccare la difesa avversaria per innescare Edin Dzeko solo per il tocco finale. In quel tris di azioni il laziale ha ritrovato se stesso. Come pericolosità e importanza per la squadra. In fondo, quei gol è come se li avesse segnati lui. Nella porta del proprio recupero. Sabato Lulic è tornato a giocare da titolare dopo 82 giorni. L’ultima volta era stata il 5 gennaio, nella gara dell’Olimpico contro la Sampdoria. K.o. dopo 5 minuti della ripresa: lesione del collaterale interno sinistro. Uno stop originariamente previsto in 45 giorni, salvo poi allungarsi tra qualche preoccupazione che ha portato il 29enne bosniaco anche a farsi visitare in Germania dal professor Muller-Wohlfahrt, l’ortopedico di fiducia di Klose. Due settimane fa, si è riaffacciato sul campo: panchina nella trasferta di Torino. E domenica 22 marzo è tornato a giocare, subentrando a Mauri nei 17 minuti finali col Verona. Ovviamente senza avere il passo che lo caratterizza. Così il tecnico Pioli ha salutato con soddisfazione la convocazione in Nazionale di Lulic, perché due partite da giocare (domani c’è l’amichevole con l’Austria) non possono che fargli bene per riacquisire la condizione giusta.
UOMO DERBY – Serve Senad Lulic, anche alla Lazio che vince da 6 gare di fila. Il suo apporto sulla sinistra può fare la differenza. Sia a centrocampo sia in posizione arretrata o in avanti. Dinamismo e cambio di passo nel mix del suo repertorio. Che in questo campionato ha sfoderato 3 gol in 17 presenze. A proposito di gol, il suo nome è inciso nella storia della Lazio per aver segnato quello che ha portato la Coppa Italia del 2013 nella finale del 26 maggio contro la Roma. Così nel duello Champions con i giallorossi verso il secondo posto non può mancare proprio Lulic. E, a proposito di Coppa, il suo nome non può non tornare in ballo per la semifinale di Napoli dell’8 aprile. Certo, ora il bosniaco dovrà fare i conti la concorrenza a centrocampo. Prima dello stop era titolare. Nel frattempo, è però esploso Cataldi. Inoltre, Pioli negli ultimi tempi ha spesso smontato il prediletto 4-3-3 per passare al 4-2-3-1. Per caricare la batteria dei trequartisti rinunciando a un centrocampista. Ma tutti questi discorsi possono esser dribblati da Lulic ritrovato, come nelle azioni dei tre assist a Dzeko.
La Gazzetta Dello Sport