2015
Cesar: “Secondo posto? Io sono ottimista, non ci sono partite facili”. E poi bacchetta Hernanes: “Ha sbagliato”
Intervenuto in esclusiva a “I Laziali Sono Qua”, trasmissione radiofonica in onda dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 sugli 88.100 FM Cesar, ex centrocampista della Lazio ha parlato del finale di stagione biancoceleste.
Cesaretto come vedi la partita di sabato sera contro la Sampdoria?
“Se la Lazio gioca da Lazio, come ha fatto anche contro l’Inter, dove con due uomini in meno ha messo in difficoltà una squadra che aveva la doppia superiorità numerica, credo che abbia ottime possibilità di vincere la partita. Certo, la Sampdoria è una buona squadra, ma io rimango sempre molto colpito quando vedo giocare la Lazio di quest’anno.
Hai parlato di Lazio-Inter. Facciamo un passo indietro allora e parliamo un po’ della partita. Da quel che hai detto ti è piaciuta molto la Lazio…
“Assolutamente. Mi ha fatto commuovere. Da quando sono in Italia, da circa 15 anni, non ho mai visto una squadra che in 9 contro 11 attacca con quella grinta e con quella voglia di vincere. C’è stato un momento emblematico, quando su un calcio d’angolo l’Inter si difendeva in 11 nella propria area di rigore. Questo ti fa capire che la Lazio ormai ha acquisito una mentalità da grandissima squadra. Complimenti a Pioli e a tutto il gruppo”.
Il protagonista della serata è stato il tuo connazionale Hernanes. La sua capriola di festeggiamento al primo gol è stata oggetto di grande discussione tra la tifoseria biancoceleste. Tu che opinione ti sei fatto a riguardo?
“Guarda io ero allo stadio e quando ho visto che stava esultando in quel modo ho detto: “Ma che caxxo fai?”. Puoi avere tutti i problemi del mondo con una persona in particolare, ma la gente laziale, che ti ha sempre sostenuto e che si è mobilitata per non farti andare via, non andava tradita così. Ha sbagliato punto e basta. Mi dispiace dirlo perchè è un ragazzo che conosco e che stimo, ma non ci si comporta così”.
Passiamo ad un altro brasiliano, quello che ci sta facendo sognare, Felipe Anderson. Cosa pensi di lui?
“Felipe è un giocatore straordinario. Credo che ancora non si stia esprimendo con la continuità che secondo me avrà tra qualche tempo. Probabilmente non si rende completamente conto di quanto sia forte. Ho sentito dire che ultimamente è un po’ stanco e che ha bisogno di riposarsi. A 22 anni uno non si può sentire stanco, oltretutto senza aver disputato le coppe europee. Deve maturare un po’ nella gestione delle sue forze, ma una volta che avrà perfezionato questo aspetto non ce ne sarà per nessuno”.
Molte persone hanno iniziato a fare delle tabelle e a dire che la Lazio è svantaggiata nella corsa alla Champions perchè dovrà affrontare squadre più forti rispetto alla Roma e al Napoli. Cosa ne pensi?“Non sono d’accordo. Arrivati a questo punto della stagione non esistono partite facili o difficili. L’esempio lampante lo abbiamo avuto in Parma-Napoli. Ogni gara va affrontata con lo stesso spirito”.
Per concludere, ti senti di azzardare un pronostico sul posizionamento finale della Lazio?
“Io sono ottimista e penso che la squadra, se gioca come ha sempre fatto, ha ancora tutte le carte in regola per raggiungere il secondo posto.