2015
Cragnotti: “La mia Lazio ha fatto qualcosa di straordinario. Il 14 maggio? Rappresenta la storia di questo club”
Nel corso dell’evento ‘Campioni per sempre’ è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti anche l’ex presidente biancoceleste Sergio Cragnotti: “Abbiamo fatto qualche cosa di straordinario, attraverso un lavoro fatto con grande professionalità e di grande investimenti. Siamo riusciti a far diventare la città di Roma grazie alla Lazio, la Capitale dello sport internazionale e nazionale. Si creò un grande duello mi quegli anni tra Roma e Lazio, che si è ricreato anche nel presente, visto gli obiettivi stagionali di questo campionato delle due squadre. Si è imitato quello che si faceva nel nord Italia: al centro e al sud non si riusciva a gareggiare di pari passo con le grandi squadre. Si costruì un grande team di calciatori e uomini che poteva competere a livello internazionale e nazionali. Il 14 maggio? Rappresenta la storia della Lazio, tutto ciò che ha vinto, lo ha fatto con sacrificio. La Lazio meritava da tempo di vincere lo scudetto. Probabilmente abbiamo vinto poco, ma si gareggiava con grandi squadre, basti pensare alle sette sorelle di Serie A. Mi ricordano come un presidente vincente perché la Lazio ha vinto poco nella sua storia calcistica. In quel momento vincemmo e fummo paragonati alle grandi società internazionali. Se ricordate Ferguson ha detto di avere il rimpianto di non aver battuto quella squadra, che può essere comparata al Barcellona di oggi. La Lazio di Pioli? Mi piace tanto, è una squadra competitiva questa allestita dal presidente Lotito. Se crede nelle sue potenzialità può fare tanto, senz’altro questa Lazio può arrivare al secondo posto se ci crede. La finale di Coppa Italia? Non saprei, perché la Juventus è un momento magico, riesce a tenere testa al Real Madrid in Spagna. Simeone sulla panchina della Lazio? Non sta a me deciderlo, spetta al presidente Lotito. Vedremo se saprà credere agli uomini del passato e dare a loro anche delle possibilità. Quanto è cambiato il calcio da quando non c’è Cragnotti? Tantissimo, soprattutto nella regia degli uomini che lo gestiscono sia a livello nazionale che internazionale. Prima c’erano i presidenti, oggi ci sono team di grandi professionalità che riescono a competere a grandi livelli. Come si affrontano queste ultime partite? Sarà durissima, ma questa squadra ha dimostrato di avere delle individualità fortissime come Biglia, Anderson Candreva. Credo molto in questa squadra. Cosa invidio della Lazio di Lotito? Ci sono molte professionalità mentre nella nostra Lazio c’era una squadra che ormai aveva raggiunto un’amalgama, una complicità molto grande per vincere e gareggiare a grandi livelli. Felipe Anderson nella mia Lazio? Sì senz’altro ne avrebbe fatto parte. Mancini e Mihajlovic? Sono dei grandi professionisti e dei grandi uomini che hanno cambiato il volto della Lazio. Infatti io li scelsi, insieme all’allenatore, e completarono una grande rosa di campioni e di uomini”.