2015
Brocchi: “La Primavera della Lazio è fortissima, Cataldi sembra un veterano. Per competere al vertice bastano pochi ritocchi”
Cristian Brocchi, ex centrocampista biancoceleste ed oggi allenatore della Primavera del Milan, è intervenuto in diretta su Radio Olympia: “Il livello di queste Final Eight è molto alto e a livello di Primavera incide molto l’età. La mia squadra è molto giovane e questo in alcune situazione si paga, siamo usciti ai calci di rigore dopo una sfida rocambolesca ma sono orgoglioso per come i miei ragazzi hanno interpretato la fase finale, usciamo a testa alta. La Lazio è una delle migliori rose in Italia, è sempre stata una delle più accreditate per la vittoria finale. Simone Inzaghi ha plasmato una squadra capace di vincere molto portandosi a casa anche diversi derby decisivi che non è mai semplice. Il Torino gioca un calcio molto riconoscibile con due attaccanti molto forti fisicamente, i compagni spesso cercano anche di arrivare a loro con i lanci lunghi. La trama è molto semplice ma poi le qualità dei singoli spesso fa la differenza. Giocando così spesso ti mette in difficoltà, Morra è un ragazzo molto temibile la Lazio dovrà stare molto attenta anche se è favorita. E’ difficile fare previsioni sul futuro dei ragazzi che giocano in primavera, solo Inzaghi può sapere chi è già pronto per fare il salto di qualità. A me piacerebbe che si iniziasse a fare qualcosa di serio per le primavere. E’ bello vedere la fase finale e sarebbe interessante avere una serie A in questa categoria, per maturare un’esperienza superiore e avere ragazzi più pronti da portare in prima squadra. Non credo molto al beneficio che può portare la riforma dei tesseramenti in serie A che impone 4 giocatori provenienti dal settore giovanile. Perchè non serve che siano inseriti in una lista, serve che trovino spazio”. Su Cataldi: “Quest’anno il giovane è stato il giovane che mi ha impressionato di più in serie A. Lo conosco bene e non avevo dubbi sul suo valore ma mi ha impressionato per la rapidità con cui si è imposto nel grande calcio. Molti ragazzi hanno qualità tecniche interessanti ma lui è stato impressionante per la personalità dimostrata. Ha giocato subito tante partite importanti con carattere e imponendo il suo carisma, prestazione dopo prestazione con la tranquillità e la freddezza di un veterano“. Infine sulla squadra biancoceleste: “La Lazio è una delle società che ha lavorato meglio in questi anni. Spesso è stata criticata ma ha saputo lavorare con gli investimenti giusti, senza spendere molto ma sfruttando le idee e il lavoro e adesso si vedono i risultati. Basteranno pochissimi ritochhi per competere al vertice. Pioli è stata la chiusura del cerchio di un progetto serio e vincente. In questo mondo spesso si guarda soltanto all’aspetto mediatico. Lo dimostra Marco Parolo che ha fatto una stagione meravigliosa. Negli ultimi anni ha conquistato con merito la Nazionale ma si è sempre parlato poco di lui, è arrivato alla Lazio e ha avuto la possibilità di affermarsi in una grande squadra e non è un caso se alla fine è risultato tra i migliori tre o quattro giocatori di una stagione fantastica come quella della Lazio. E’ stato protagonista e artefice di una cavalcata che ha portato al terzo posto”.