2015
Nedved ricorda il suo trasferimento alla Lazio: “Fu un vero e proprio shock!”
Pavel Nedved in una lunga intervista rilasciata al Financial Times ha parlato del suo arrivo alla Lazio e poi del suo trasferimento alla Juventus: “Mia moglie mi telefonò allarmantissima, mi disse che un uomo aveva bussato dalla finestra del retro, era entrato e mi aspettava seduto al tavolo della cucina. Non aveva capito chi fosse ed era un po’ spaventata. Me lo feci descrivere e la tranquillizzai: era Umberto Agnelli, che viveva poco lontano da me, alla Mandria: amava passeggiare nel bosco e ogni tanto si affacciava nel retro di casa mia. Ci considerava parte della sua famiglia, mi ha aiutato tantissimo, specialmente nel nostro primo anno a Torino ed è diventato un amico molto importante”. Ma le vere difficoltà Pavel le ha incontrate a Roma… “Fu un vero e proprio shock! Roma era rumorosa e incasinata. Ogni piccola cosa sembrava un ostacolo insormontabile: dalla lotta con la burocrazia per ottenere i documenti alle visite ginecologiche di mia moglie che era incinta della nostra prima figlia. I dottori parlavano e io non capivo. Erano tutti sorridenti e pronti ad aiutarci. I cechi sono in linea di massima chiusi e timidi, mentre gli italiani sono così solari”.