2015
Pulici: “Mauri poteva ancora essere utile, difficile sostituirlo”
La partenza di Stefano Mauri ha scosso l’ambiente, ne parla Felice Pulici per il portale il Sussidiario.net: “Secondo me poteva ancora essere utile. Credo se ne sia andato perché probabilmente non ha trovato un nuovo accordo economico con la società. Mi sembra l’ipotesi più probabile perché a livello tecnico Mauri non mi sembra discutibile, nonostante abbia raggiunto i 35 anni. Un giocatore particolare un elemento difficile da controllare per le difese avversarie, capace di svolgere tanti ruoli. Un calciatore veramente multiuso. Poche presenze in Nazionale? Forse perché nel suo ruolo era chiuso da Totti, non era facile ridisegnare un’Italia che fosse adeguata alle sue caratteristiche tecniche, pur essendo Mauri un grande giocatore. Nei suoi ruoli, quelli di centrocampo e sulla trequarti, la Nazionale ha sempre avuto grossa concorrenza. Mauri può svolgere tutti i ruoli da centrocampo in su, nelle ultime stagioni si è specializzato negli inserimento offensivi partendo dall’esterno, forse è proprio quella la posizione in cui può rendere al meglio”. La partenza del centrocampista sorprende il portiere dello scudetto del ’74, non riesci infatti a trovare un sostituto: “Difficile trovarlo proprio perché Mauri in questi anni è stato un giocatore abbastanza unico, diciamo che stando nella sua zona di campo c’è Candreva che ha già preso in mano la squadra, mentre Felipe Anderson potrà rimpiazzarlo a livello realizzativo”. Adesso la fascia di capitano cambierà padrone: “Non conosco i meccanismi dello spogliatoio, di solito il capitano lo fa chi ha qualcosa di più non solo dal punto di vista calcistico. Futuro? E’ ancora un ottimo giocatore, il problema sarà solo trovare la giusta offerta. Bisognerà anche considerare il fatto che Mauri dovrà subire un processo che i cui verdetti sono ancora imprevedibili, per il suo presunto coinvolgimento nel Calcioscommesse. Per il momento questa vicenda non ha influito sulle prestazioni in campo. Penso che, grazie alla sua intelligenza tattica, possa diventare anche un grande allenatore”.