Lotito e la Salernitana: “Giovani laziali in prestito? Non è così automatico, ma i granata hanno la precedenza”

Il presidente della Lazio Claudio Lotito, che con il cognato Marco Mezzaroma è proprietario anche della Salernitana, recentemente ritornata in Serie B, ha concesso un’intervista al quotidiano La Città. Il patron ripercorre gli albori della sua avventura granata, una società presa in condizioni disperate e rimessa in piedi con sforzi e organizzazione: “Io e mio cognato abbiamo riavviato il motore del calcio cittadino. Non c’era più il cavalluccio. Oggi, invece, la Salernitana ha ritrovato la sua identità, la passione, la serie B. Abbiamo scalato categorie, abbiamo riportato la Salernitana nella sua casa”.

IL FUTURO – E allora è inevitabile uno sguardo al futuro: “Per i prossimi anni puntiamo a dare alla società un’organizzazione societaria consona, per renderla ancora più stabile. Il nostro impegno è quello di arrivare in A ma passo dopo passo. Oggi le parole d’ordine sono consolidamento e rafforzamento in B”.

SUCCURSALE DELLA LAZIO – E quando gli viene chiesto se la colonia salernitana di giovani promesse laziali potrebbe arricchirsi con gli arrivi di Perea e Vinicius risponde: “Sono entrambi ottimi giocatori: Perea ha fatto un bel gruzzolo di gol pure in Europa League, Vinicius ha fatto parte delle under brasiliane… Se faranno al caso della Salernitana deve dircelo l’allenatore, deve partire da lui. Il rapporto Lazio-Salernitana, potenzialmente sinergico, non è un automatismo forzato. Se Torrente chiede, noi ci siamo. Altrimenti si va oltre, perché è un fatto di rispetto. Un Esempio: Filippini doveva andare alla Pro Vercelli e l’ho bloccato io. Altro esempio: Crecco è un giovane di valore, richiesto da tutti. Ma se devo darlo a qualcuno, in prestito secco, permettete che in pole ci sia la Salernitana?”.