2015
Gentiletti: “La Juventus è un osso duro, ma noi vogliamo vincere”
Santiago Gentiletti è già in clima partita, carico e concentrato per affrontare al meglio la sfida di sabato contro la Juventus: “Abbiamo buone sensazioni, stiamo facendo bene in allenamento, ci stiamo preparando al meglio per la partita. È una Supercoppa, così dobbiamo giocare per provare a vincere”. Intervistato dal Corriere dello Sport, il centrale argentino oltre a parlare della Supercoppa ha anche ricordato i precedenti con la Juve, l’ultimo la finale persa in Coppa Italia: “Il 20 maggio all’Olimpico abbiamo giocato bene, il calcio è così, se prendi un doppio palo al novantesimo, evidentemente non era destino per noi. Speriamo che sabato sera lo sia”. La Juve che scenderà in campo l’8 agosto sarà diversa da quella affrontata l’ultima volta, complice gli adii di Pirlo, Vidal e Tevez, ma Gentiletti teme lo stesso i bianconeri: “La Juve è cambiata, ma non tanto. Tre o quattro calciatori sembrano tanti per quello che rappresentavano e avevano fatto, però i bianconeri sono sempre un osso duro, difficili da affrontare. Ci aspettiamo che giocheranno come hanno sempre fatto. Vorranno vincere come del resto lo vogliamo noi. Tevez? E’ un giocatore di grande livello, se non c’è è meglio (ride, ndr)”. Il precampionato non è stato dei migliori per entrambe le squadre: “Tutte e due le squadre arriveranno uguali, perché così succede quando c’è una partita importante. Noi vogliamo vincere perché si gioca per una Coppa, alla stessa maniera della Juve, con la mentalità di vincere, con la voglia di fare bene. Ovviamente non piace perdere, però sono amichevoli ed eravamo in preparazione. Ora sarà diverso”. Un anno fa la vittoria della Libertadores con il San Lorenzo: “E’ difficile vincere un trofeo internazionale, devi essere più preparato mentalmente rispetto al campionato. E’ totalmente diverso. Se sbagli una partita sei fuori, nei preliminari puoi andare in Champions o in Europa. Questa è una finale e nelle finali si ricorda solo chi vince”. Parlando ancora della finale di maggio aumentano i rimorsi per una gara che poteva finire in maniera diversa:“Personalmente ho un buon ricordo, perché ho fatto bene tutta la partita, meritavamo di vincere. E’ rimasta l’amarezza per aver perso. Ora mi sento bene, la preparazione mi costa un po’ di fatica in più sotto l’aspetto fisico”. Da Tevez a Dybala, un attacco tutto argentino: “Dybala è un grande calciatore, lo ha già dimostrato, altrimenti la Juve non lo avrebbe comprato. E’ diverso da Tevez e ha tanta qualità. Può arrivare ai suoi stessi livelli”. Al momento Santiago non pensa alla nazionale albiceleste: “Adesso non lo so. Vediamo. Sono tranquillo. Non ho parlato con il ct Martino, ho visto tutta la Coppa America, devo stare tranquillo e pensare a giocare con la Lazio. Se andrò bene nei prossimi mesi, aumenteranno le possibilità”. Infine un commento sulla Champions: “Non lo so. Sono tutte difficili, vediamo cosa troveremo dal sorteggio”.