2015
L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Mauri e il 4-2-3-1: binomio perfetto
Torna il campionato e torna la Lazio, tre punti vitali conquistati dai biancocelesti che si aggiudicano il match dell’Olimpico sotto il diluvio universale. Arriva la seconda vittoria in campionato che allontana almeno temporaneamente i fantasmi di Leverkusen e di Verona.
Pioli cambia la sua Lazio, accantona il 4-3-3 e il 3-4-3 di inizio stagione per tornare al 4-2-3-1. Modulo cucito addosso a Stefano Mauri, non è un caso infatti che con il ritorno del capitano il mister abbia cambiato sistema di gioco. Esordio stagionale per Hoedt che fa coppia con Mauricio i due davanti la difesa sono Parolo e Cataldi con Candreva e Lulic che insieme a Mauri compongo il tirdente a supporto di Keita. Colantuono lascia in panchina Di Natale, e conferma il 3-5-2 con Adnan e Edenilson sulle fasce con il compito di limitare le sgroppate di Lulic e Candreva.
La partita si gioca su un campo ai limiti della praticabilità, a farne le spese è la Lazio che non riesce a giocare in rapidità come meglio le riesce, Cataldi e Parolo in mezzo vengono spesso messi in mezzo dai i 3 centrocampisti dell’Udinese. Ci pensa però la grande intelligenza tattica di Stefano Mauri che nel momento in cui bisognava costruire la manovra, si abbassava per dare una mano ai due mediani che fativavano nel mettere ordine li in mezzo. Una manovra lenta e poco lucida caratterizzano il primo tempo.
Cambia la musica nella ripresa, complice anche il placarsi della pioggia; su un terreno del genere dove la palla non scorre perfettamente, un’attaccante come Matri può essere utilissimo. Lo capisce Pioli che dopo 10 minuti richiama Candreva e Lulic e mette dentro proprio il neo acquisto e Felipe Anderson, Keita passa a sinistra con il brasiliano a destra.
Mai scelta fu più azzeccata, 7 minuti e i due costruiscono il vantaggio,Anderson porta a spasso la difesa friulana e mette in mezzo dove l’ex Milan sigla un gol da classico centravanti che sotto porta non perdona.
Altri 10 giri di lancette e Matri fa doppietta, conquista una palla sporca in area, la protegge e la mette alle spalle di Karnezis con la rabbia di chi vive per il gol. Qualche sbavatura di troppo nel secondo tempo per il reparto arretrato ma ci pensa il rientrante Marchetti a metterci una pezza quando serve, ottimo l’esordio di Hoedt al fianco di un convincente Mauricio. Giovedi riparte l’avventura europea in Ucraina che dirà se questa Lazio è guarita o è ancora convalescente