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2015

L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – La Lazio torna alla vittoria, ma manca ancora qualcosa…

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Torna a vincere ma non a convincere la Lazio che ritrova tre punti vitali contro la bestia nera Genoa. Nel giorno di quello che sarebbe stato il 34° compleanno di Gabriele Sandri e sotto lo stesso diluvio di due settimane fa con l’Udinese, contava solo vincere per i biancocelesti e cosi è stato. Pioli si affida alla linea verde, abbassa Lulic terzino inserendo Gentiletti per l’ancora acerbo Hoedt, a centrocampo si rivede Cataldi affiancato da Parolo, la batteria dei tre trequartisti dietro a Djordevic è composta dalla bella gioventù, Kishna, Milinkovic e Felipe Anderson.

Non è semplice giocare in un clima del genere, fischi per tutti alle formazioni, vengono risparmiati i soli Cataldi, Kishna e Milinkovic. Inizio un pò stentato della Lazio che rischia di andare subito sotto con un palo di Rincon, prima mezz’ora in cui si rivedono i fantasmi di Napoli, sempre sotto i fischi incessanti della curva Nord. Poco dopo la mezz’ora arriva il gol che indirizza la partita, cross dalla sinistra di Lulic che mette il pallone sul secondo palo, ottimo movimento ad agirare il difensore di Djordevic che schiaccia sul palo lungo dove Lamanna non può nulla. Passa in vantaggio la Lazio che piano piano inizia a riconquistare qualche applauso. Dopo un primo tempo tra luci e ombre, la seconda frazione inizia nel segno di Felipe Anderson che fa ammattire Cissokho che per fermare il brasiliano prende due gialli in tre minuti. E’ un “Pipe” diverso, a tratti sembra quello dell’anno scorso e al minuto 62′ torna ad incantare la scena. Cross di Milinkovic dalla destra, la difesa del Genoa respinge corto e al limite dell’area c’è lui pronto a raccogliere il pallone vagante, si porta la palla sul destro e fa partire un tiro a giro quasi identico a quello con cui trafisse Consigli a Sassuolo. E’ 2-0 per la Lazio, è il 2-0 di Felipe che esulta mostrando un cuore alla Curva Nord di cui dopo 6 mesi di luci e ombre è ancora un idolo. C’è spazio nel finale per Keita, Mauri e Morrison che rilevano Djordevic, Milinkovic, e Felipe Anderson. La partita volge al termine sena particolari occasioni di rilievo, solo una grande apertura di Morrison per Basta che fa stropicciare gli occhi ai tifosi e l’espulsione di un fischiatissimo Pandev, per una gomitata per Mauricio.

Dopo quattro anni di sconfitte, la Lazio, batte finalmente il Genoa che stava diventando un incubo per i tifosi. Partita non bellissima dal punto di vista dal gioco, ma questa squadra doveva dimostrare di avere ancora orgoglio e l’ha fatto. Continua ancora il ritiro a Formello, la squadra si ritroverà domani sera nel centro sportivo dove resterà prolungato fino a domenica. Alcune risposte sono arrivate, altre forse arriveranno in seguito. A Verona domenica ci sarà la prova del nove, una squadra ancora a bottino pieno in casa non può trasformarsi in trasferta. Questa Lazio lascia ancora tanti dubbi, ma ieri sera delle certezze da cui ripartire sono arrivate. Un Felipe Anderson ritrovato e un Milinkovic che può entrare stabilmente nell’undici titolare. Si prepara la sfida del Bentegodi con qualche scheletro nell’armadio ancora presente e con un grosso interrogativo, questa squadra è uscita dalla crisi?

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