De Martino: "Serve positività intorno alla squadra. Problemi di spogliatoio non ce ne sono mai stati" - Lazio News 24
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2015

De Martino: “Serve positività intorno alla squadra. Problemi di spogliatoio non ce ne sono mai stati”

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Dopo la vittoria per 2-1 sul campo del Verona è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 il responsabile della comunicazione biancocelesti Stefano De Martino: “Un successo importante per tanti motivi. La Lazio vince in rimonta anche se ha avuto in mano il gioco per tutta la gara. I dati sono schiaccianti per possesso palla. Poi avremmo dovuto andare in vantaggio già dal primo tempo, perché Gentiletti subisce fallo piuttosto che commetterlo. Anche su Felipe Anderson poteva esserci un rigore che ho visto dare tante volte in altri campi. Il commento post gara di Mandorlini poi è sembrato molto simile a quello di Gasperini. Ha contestato il rigore che però era assolutamente palese. Non capisco davvero come certi allenatori leggano le partite. Abbiamo vinto in un campo difficile dove non conquistavamo la vittoria da tanti anni. Al Verona mancavano giocatori importanti ma non c’è neanche il bisogno di sottolinerare le assenze della Lazio“.
Poi un pensiero sulla rosa complessiva: “Questa squadra è stata costruita in questa stagione con tanti giovani e giocatori esperti. Siamo a Roma e ovviamente come in tutte le grandi piazze devi fare i fatti. Ma siamo lì. È un campionato strano dove può succedere di tutto. Battute d’arresto però come quelle contro il Chievo e di Napoli non devono però assolutamente ripetersi per nessun motivo al mondo. Credo che questa squadra possa fare davvero bene. Eravamo tutti avvelenati dopo quelle clamorose debacle. A noi storicamente capitano questi crolli improvvisi. Ripenso a Siena ad esempio, dove per più di una volta sembrava di giocare al Camp Nou. Comprendo la rabbia della gente della scorsa settimana, sommata poi alla precedente sconfitta contro il Chievo. Ha ragione Keita nel dire che non siamo né dei fenomi né dei brocchi. Dobbiamo continuare su questa strada”.
La testa intanto va già alla sfida di giovedi contro il Saint-Étienne: “La gara di Europa League poi merita di essere disputata con concentrazione massima. Abbiamo preso un buon punto in trasferta contro la squadra forse più pericolosa del girone”. Mentre sulle problematiche relative allospogliatoio De Martino chiarisce: “Non ho mai visto un problema legato allo spogliatoio. Black-out di quel tipo però non dovevano succedere. Per questo motivo la scelta di chiudersi in ritiro, anche alla luce di un precampionato difficile in virtù degli impegni di Supercoppa e del preliminare. Sulla questione ambientale poi sottolinea: “Contesto un ambiente in generale che non aiuta a raggiungere i risultati. Con ‘ambiente’ intendo tutto, né esclusivamente la tifoseria né la parte mediatica. Intorno alla Lazio ha sempre un ruotato un sistema discutibile per problematiche che si sono sempre ripresentate in passato. Un clima positivo in questo senso non può che aiutare la squadra. Ovviamente al termine di una gara con esito negativo è giusto attendersi il disappunto della gente. Ma l’andamento sinusoidale nelle presenze allo stadio sicuramente non aiuta. Qualche punto in più ci verrà dato inevitabilmente dalla spinta della gente sugli spalti.
Altra questione spinosa, quella legata alla carta stampata e alla visibilità attibuita alla Lazio: “Se un quotidiano fa certe scelte c’è sempre un motivo. Io ricordo due giorni dopo la vittoria dello scudetto della Lazio stellare del 2000. Due giorni dopo in prima pagina si parlava di Roma. Chi prende delle decisioni in questi casi è sempre una persona con le sue passioni, idee e simpatie che deve evidentemente tenere in considerazione opportunità commerciali e di vendita. Quando ti accorgi che combattere questioni di questo tipo non porta a risultati evidenti uno ne prende atto. Se si intrecciano gli interessi economici è logico che poi si tende a ‘drogare’ un sistema. Io non posso buttare giù le porte di una redazione perché parlano male o poco della Lazio. Bisogna sforzarsi di capire cosa c’è dietro. Noi dobbiamo rimanere all’interno di certe regole. Quando si osteggia una squadra e le sue componenti solo perché dietro c’è il presidente Lotito allora dobbiamo chiederci che tipo di informazione abbiamo sotto gli occhi”.

Infine sulla spiacevole vicenda montata del quotidiano francese Le Monde in riferimento alla maglia adottata in Europa: “Non è che posso chiamare a andare in una trasmissione a dire che il livello di Le Monde è deprecabile di bassissima levatura, cosa che però abbiamo detto in quei giorni in radio e nei quotidiani. Sky ci dà il 20% di spazio perché non siamo secondo loro una squadra che merita la visibilità di Roma e Juventus che sono al 90%. Abbiamo una Tv e una Radio, oltre ad una struttura importante che si muove per i colori biancocelesti. Parliamo di interessi totali che avvengono per determinanti motivi. Se non sistemiamo però ciò che c’è all’interno come possiamo pretendere di essere forti contro gli altri a livello nazionale? Siamo dilaniati all’interno. In certe realtà radiofoniche locali sento a volte ex giocatori del passato chiedere le dimissioni del Direttore Sportivo e che De Martino è stato preso per strada. Così non potremo mai essere forti a livello editoriale”.

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