2015
Lombardi: “Mi trovo bene ad Ancona ma il mio obiettivo è tornare alla Lazio”
Si è tolto molte soddisfazioni giocando con la Primavera di Bollini prima e di Simone Inzaghi poi , meno fortunata invece l’esperienza di Trapani, adesso Cristiano Lombardi è andato a farsi le ossa all’Ancona, l’ex biancoceleste si è raccontato in un’intervista ai microfoni dell’Intellettuale Dissidente: “Questa esperienza è iniziata in maniera positiva ma non è certo il momento di rilassarsi, soprattutto perché anche l’anno scorso era partita bene con un gol fantasma a Trapani. È un bel gruppo, sono qui da venti giorni più o meno e mi sono integrato con tutti, siamo partiti bene. Abbiamo fatto 9 punti in 5 partite e una sconfitta meritata contro la Carrarese”. Dell’esperienza al Trapani: “Non è andata nel migliore dei modi, ma mi ha comunque lasciato qualcosa, un’esperienza sicuramente di carattere che nonostante non sia andata come speravo mi ha lasciato dei bei ricordi vivendo comunque un anno lì”. Sugli anni passati in Primavera: “Quella di mister Bollini era una squadra molto più tattica. Lui era molto preparato a livello tecnico-tattico, e poi quell’anno abbiamo vinto lo scudetto (ride ndr), i fatti parlano prima delle parole in questi casi. Mister Inzaghi invece, con il quale continuo ad avere un bel rapporto, mi ha fatto anche i complimenti dopo il gol con l’Ancona, è un allenatore molto carismatico e nonostante sia ai primi anni da mister riesce comunque a ottenere grandi risultati. La convocazione in prima squadra invece è arrivata in un momento non troppo positivo per me. In quella primavera c’eravamo io, Keita, Rossi, Tounkara, c’era molta concorrenza (ride ndr), ed era un mese in cui io trovavo sempre meno spazio. Non me l’aspettavo. Però andare in prima squadra, soprattutto quando sei giovane in quel modo, ti dà quella carica in più che sembra ti dia la possibilità di affrontare chiunque e di potertela giocare con chiunque. Mi sono sentito partecipe di quel gruppo e ci sono stato tranquillamente. È normale che i valori tecnici della serie A siano molto alti, richiede prestazioni fisiche e tecniche diverse, ma è stata una bella esperienza”. Infine, il suo sogno: “Io mi sono innamorato dell’ambiente della Lazio (ride ndr), dell’ambiente lì a Formello, poi mi sono innamorato di Roma. Per me l’obiettivo è tornare alla base, vorrebbe dire vivere la Serie A con una società importantissima”.