Firmani: "Lazio in un buon momento. Per andare in fondo in Europa servirà fame" - Lazio News 24
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2015

Firmani: “Lazio in un buon momento. Per andare in fondo in Europa servirà fame”

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L’ex centrocampista della Lazio Fabio Firmani è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio per una chiacchierata a tutto tondo sulla squadra biancoceleste:“La squadra è in un buon momento di forma, c’è un buon umore dopo essersi messi alle spalle le battute d’arresto. Vista la classifica attuale si può dire che stia tornando ai livelli dello scorso anno. Contro il Frosinone meritava il vantaggio già dal primo tempo. I due cambi obbligati hanno influito, altrimenti l’avrebbe sbloccata prima. Oltre la trasferta di Leverkusen le uniche partite su cusi si può avere qualche rimpianto sono quelle di Napoli e Verona, dove è stato sbagliato l’approccio. Per il resto la formazione di Pioli ha fatto sempre il suo dovere, mantenendo un rendimento costante. Specialmente contro il Chievo la delusione per la mancata Champions League ha influito moltissimo. La squadra se lo meritava… La testa era ancora a quella sfida, ma il tempo fa superare tutto”.

La squadra di Pioli è ancora orfana di pedine importanti come ad esempio de Vrij: “Considerato il tenore delle assenze la Lazio è in un’ottima posizione in classifica. Ciò lascia ben sperare, vuol dire che con l’intera rosa a disposizione per Pioli ci saranno tante soluzione diverse. Già contro il Frosinone in panchina c’era tanta qualità con gente del calibro di Matri, Candreva e Keita”.

Da ex centrocampista Firmani stravede per Biglia: “All’argentino posso solo fare i complimenti. È un grandissimo calciatore, ha una velocità di pensiero superiore alla media, normale che i top club s’interessino a lui. Mentre su Cataldi posso dire che è ancora giovane e non bisogna attribuirgli troppe responsabilità perché già se ne prende tante. Personalmente penso possa ancora crescere in fase difensiva. Per quanto riguarda Keita invece, dico  che ha qualità indiscusse e Pioli è davvero molto bravo a gestirlo. La voglia con cui subentra dalla panchina è un grande segnale di maturità. Le partite da titolare verranno.., in attacco ci sono cinque o sei titolari che rendono difficili le scelte. Hoedt? Ha subito la fase d’ambientamento iniziale come avvenuto anche con de Vrij lo scorso anno, ma ora sta crescendo e prendendo misure e tempi. Ha già avuto l’opportunità di giocare incontri importanti, ci si può fare affidamento”.

Firmani non vede favoriti per il campionato e suggerisce la ricetta per far bene in Europa: “Il campionato è più che mai aperto. Se la Juventus dovesse continuare ad avere delle difficoltà, non ci sarebbero squadre favorite, ma almeno cinque o sei contendenti tra cui inserisco anche la Lazio. Per i biancocelesti sarà comunque già importante riproporre il gioco dell’anno scorso e mettere in evidenza giovani interessanti. In Europa si può andare avanti. L’anno scorso il Torino aveva grandi motivazioni e meritava di passare il turno addirittura contro lo Zenit. Servirà molta fame, a quel punto si potrà arrivare fino in fondo in una competizione che fornisce grande visibilità”.

 

 

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