L’ex attaccante di Juventus e Lazio, Fabrizio Ravanelli, è intervenuto alla trasmissione radiofonica “I Laziali Sono Qua”, in onda su Elleradio.
Sugli infortuni dei nazionali
“E’ sempre un tema scottante quello degli infortuni in Nazionale. Non ci sono soluzioni semplici, visto che rappresentare il proprio paese per un giocatore è un qualcosa di unico. L’unica cautela può essere rappresentata dalle assicurazioni che i club possono stipulare”.
Sulla Lazio e sul futuro
“La Lazio non è partita benissimo, ma ha dei margini di miglioramento enormi. Ha tutte le carte in regola per ripetere il campionato dello scorso anno. Recuperare gli infortunati sarà la condizione per riuscire a fare un ottimo torneo anche quest’anno. Pioli è un allenatore che sa lavorare e anche il mercato della Lazio alla fine mi è sembrato mirato. Secondo me la Lazio ha tutto per far bene anche in Europa League, ma per essere veramente grande e se Lotito avesse la possibilità, prenderei un grande attaccante e un difensore che possa essere un leader. Con questi due elementi il salto di qualità per i biancocelesti sarebbe definitivo e la Lazio potrebbe essere una seria candidata allo Scudetto”.
Su Sassuolo-Lazio di domenica
“La Lazio ha tutto per battere il Sassuolo, anche se la sosta può aver fatto comodo agli emiliani. Gli scivoloni contro Chievo e Napoli sono stati metabolizzati e non mi sorprenderebbe vedere la squadra di Pioli in lotta per le prime due posizioni fino alla fine”.
Su Felipe Anderson e Keita
“Il giocatore che spicca nella rosa biancoceleste è senza dubbio Felipe Anderson, ma personalmente non riesco a vedere Keita in panchina. E’ un giocatore determinante, che sa creare la superiorità numerica e che ha dimostrato di saper spaccare le partite. Deve assolutamente giocare a prescindere da quale sia il modulo utilizzato dalla squadra”.
Su Klose e Matri
“Klose può essere fondamentale in determinate partite, anche e soprattutto per il contributo che riesce ad apportare nella fase difensiva. Le doti da fuoriclasse in lui si combinano ad un’esperienza fuori dal comune. Matri si sta ambientando bene, le tante esperienze in giro per l’Italia forse gli hanno tolto un po’ di condizione. Alla Lazio può ritrovare stabilità e continuità, è un’ottima occasione anche per la sua carriera”.
Sull’avvio titubante della Juventus
“Non si può sempre vincere, la formazione bianconera ha cambiato tanto e ci vuole pazienza. In Champions League, battendo Manchester City e Siviglia, ha dimostrato di esserci ancora. Alcuni episodi hanno remato contro la squadra di Allegri, ma dopo quattro Scudetti consecutivi non si può criticare una società come la Juventus, che ha dimostrato di essere brava a gestire anche gli eventuali insuccessi. Una qualità che farebbe comodo anche in un ambiente come quello di Roma, dove spesso si recrimina con mentalità da perdenti. Il vincente non si aggrappa ad alibi. Quando le cose vanno male, capisce dove si è sbagliato e riparte”.