L’ANALISI DEL GIORNO DOPO – Da Torino al Torino: Felipe è tornato!

Vince e convince la Lazio che fa 8 su 8 in casa e si porta in seconda posizione. Anche il Torino di Ventura ,deve arrendersi alla”legge dell’Olimpico.”
Pioli ritrova Biglia e lo manda subito in campo, in un centrocampo a due, completato da Onazi. In difesa scelte obbligate, con Mauricio e Gentiletti unici due centrali disponibili. Sulla trequarti, confermati Candreva, Milinkovic e Felipe Anderson alle spalle di Klose.
Il Torino si schiera con il classico 3-5-2; la squadra di Ventura come il solito, si dispone con undici persone dietro la linea del pallone e costringe le squadre avversarie a giocare male. Lazio nei primi 30 minuti, costretta a giocare molto in orizzontale, sbocchi non se ne trovano, se non per qualche accellerazione di Candreva o Felipe Anderson.

Biancocelesti che però, riescono a passare sullo scadere della prima frazione: cross di Basta a cercare Miro Klose, che serve a Lulic, un pallone solo da spingere in rete.
Ottimo movimento di Klose a liberarsi sul secondo palo dove arriva preciso il pallone di Basta. Altrettanto ottima è la sponda del campione tedesco che mette Lulic davanti al portiere. 
Termina così un primo tempo, dominato dalla squadra di Pioli. Pallino del gioco sempre in mano alla Lazio, con Biglia e Gentiletti pronti a far partire l’azione da dietro. Crea molti problemi alla difesa avversaria Milinkovic, abile ad abbassarsi con i tempi giusti e a portare fuori zona un centrocampista granata.

Inizia il secondo tempo e il copione è lo stesso: la Lazio che fa la partita e il Torino costretto a rintanarsi nella propria metà campo. La squadra di Ventura si rende pericolosa con qualche azione, ma è brava la difesa a rimanere concentrata e a non concedere nulla.
Al minuto 70 arriva il raddoppio: rinvio di Marchetti, va il solito Milinkovic a saltare e spizza per Klose, il tedesco d’esterno si inventa una magia per Felipe Anderson scattato in profondità. Il Brasiliano controlla e con il sinistro batte Padelli.
Schema studiato a tavolino quello che si svliluppa in occasione del secondo gol: Milinkovic, sul rinvio di Marchetti, è il calciatore chiamato a staccare di testa. Da applausi poi l’invenzione di Klose, che pur non segnando si dimostra utilissimo per la squadra. Felipe riceve e ringrazia.
Venti minuti finali di accademia per i ragazzi di Pioli, che gestiscono la palla, facendo correre gli avversari.
A tempo scaduto arriva anche il tris: il neo entrato Morrison da il là all’azione di contropiede con un passaggio filtrante per Lulic; grande frenata dell’inesauribile terzino che serve Anderson. Stop e tiro del brasiliano che fa 3-0. Lazio sul velluto.
Ottima prova di tutta la squadra. Difficile trovare un peggiore in campo: ottime le prove dei due più criticati negli ultimi tempi, Mauricio e Onazi. Si è rivisto il Gentiletti dei tempi migliori e Lulic è tornato ad essere devastante, in quello che forse è il suo vero ruolo.
Non è un caso che la Lazio migliore torna con Biglia in campo; non brillantissima la prova dell’argentino, ma quando c’è lui la differenza si nota. 
Ennesima conferma arriva da Klose che non segna, ma consegna due palloni d’oro a Lulic ed Anderson, puntualmente depositati in rete.
Da menzionare anche le prove di Candreva e di Anderson, che fanno avanti e indietro per la fascia, senza accusare il minimo segno di stanchezza. Nonostante nella partita di giovedì, fossero stati chiamati a fare quasi i terzini, il loro apporto alla causa non manca mai.

Lazio che dopo la battuta d’arresto di Sassuolo, torna a vincere in casa. I biancocelesti, tra le mura amiche hanno vinto 8 partite su 8 disputate, meglio in Europa ha fatto solo il Bayern Monaco. 
Mercoledì ci sarà l’occasione per invertire la rotta in trasferta, anche se non sarà facile per la squadra di Pioli, avere la meglio sull’Atalanta. Dalle parti di Formello intanto ci si gode questo secondo posto.