2015
Pulici: “Non conosco Calveri ma gli auguro un buon lavoro. SLO ruolo bellissimo e complicato”
Lazio e Roma hanno nominato i propri SLO, ovvero addetti alle relazioni con i tifosi. Figura obbligatoria per la Uefa già da due anni. Felice Pulici, in diretta su Radio Incontro Olympia, descrive le caratteristiche del ruolo già ricoperto nella Lazio in passato: “Era una nomina obbligatoria già da due anni, ma come al solito in Italia siamo in ritardo. C’era la tendenza di mettere un nome soltanto per riempire una casella. Invece dovrebbe essere un ruolo da prendere molto seriamente, dovrebbe essere un nome scelto in accordo tra società e tifoseria. Dovrebbe avere un suo ufficio con dei collaboratori, è suo compito gestire anche la sicurezza all’interno dello Stadio che è di competenza della società. Abbiamo visto tutti cosa è successo nell’ultimo derby, è chiaro che il prefetto non farà nessun passo indietro in questo momento. Bisogna trovare un accordo, le società devono presentare un progetto. Vedere un derby senza curve è vergognoso. La Fifa e la Uefa vogliono un format senza barriere ma per realizzare questo tutti devono assumersi le proprie resonsabilità. La Roma e la Lazio hanno nominato i propri Addetti alle Relazioni con i Tifosi, mi auguro sia un primo passo. Sebino Nela è una figura conosciuta e riconosciuta dalla tifoseria. La Lazio ha fatto una scelta diversa, non conosco Calveri e quindi non esprimo nessun giudizio. Però è chiaro che per un dirigente non conosciuto dai tifosi, una figura tecnica come la sua, può avere qualche difficoltà in più. Una scelta più romantica, in grado di vantare già un credito nei confronti dei tifosi, capace di rievocare anche delle emozioni. Però faccio gli auguri a Calveri, è una grande opportunità diamogli fiducia. E’ un ruolo molto complicato ma è bellissimo e affascinante. E’ una figura necessaria, la Uefa la vincola anche al rilascio della licenza Uefa, non parliamo di un incarico di facciata. E’ chiaro che una società non può avere rapporti commerciali con i tifosi ma per gli altri ambiti è ovvio che ci siano. Deve agevolare i bisogni e le esigenze dei tifosi. E’ compito della figura scelta trovare i modi e gli spazi per confrontarsi con rappresentanti della tifoseria con modalità concordate dalle due parti. Però tutto passa dalla volontà della società di trovare un accordo, altrimenti se gli incontri sono soltanto nominali senza sostanza non servono a nulla“.